Johanne Lykke Holm, “Strega”, NN Editore 2023
Una copertina inquietante per un libro cupo, avvolgente e conturbante. Il titolo, “Strega”, è in realtà il nome dell’isolatissima località di montagna, dove è ambientata la vicenda, ma che da qualche parte le streghe ci siano è fuori di dubbio.
Nove ragazze rispondono ad un annuncio per fare la stagione in un albergo ora in decadenza; qui sono educate da tre strane donne a svolgere tutti i lavori necessari per mandare avanti la struttura. Solo che i clienti non arrivano. Mai. Le ragazze si legano tra loro, fanno rare incursioni in paese, si prendono cura di sé e fumano di nascosto. Talvolta una delle tre donne dello stafd le punisce terribilmente. Non si sa perché.
In lontananza, nel bosco, si vedono passare le suore del vicino convento, un luogo altrettanto inquietante e indecifrabile. Poi c’è una festa in cui succede qualcosa di raccapricciante e una delle nove ragazze scompare. È questo il punto di partenza per un percorso allucinato in un mondo al confine tra la realtà e l’incubo, dove le visioni ghermiscono le ragazze, lasciandole stremate.
Un thriller che si apre a molteplici letture simboliche, che sembra riflettere sulle catene inflitte per secoli a generazioni di donne ma che è anche un libro di atmosfere che fa autenticamente paura.
Lucia Romizzi