Spoleto 66, il Pianeta Redenta nel Festival della Sostenibilità

Da Il Pianeta Redenta al Teatro in carcere: un impegno concreto sui temi ambientali, sociali e di governance

Sostenibilità per la Fondazione Festival dei Due Mondi significa agire concretamente per ridurre l’impatto ambientale, operare in maniera etica e trasparente e generare valore sociale attraverso un impatto positivo sulla comunità. Aderendo ai principi dell’Agenda ONU 2030 la Fondazione, laddove possibile e significativo, identifica metodologie e strumenti per verificare l’impatto ambientale e valutare l’efficacia delle azioni intraprese. I temi ESG (Environment, Social e Governance) sono ben presenti anche nella programmazione artistica della 66° edizione del Festival che intende stimolare il dibattito sui comportamenti umani in relazione all’ambiente che ci circonda e alle specie viventi. Ne sono un esempio alcuni dei titoli in programma: la riflessione sul ruolo degli animali è oggetto di un serie di appuntamenti musicali, dalla serie di concerti MusicAnimalia di mezzogiorno, e passa dal teatro con Una relazione per un’Accademia (la scimmia di Kafka) o lo spettacolo Buena ventura. L’opera Pelléas et Mélisande è ambientata in una foresta di alberi e uno straordinario monologo sui boschi e la necessità di preservarli appare nello Zio Vanja di Čechov. Sono solo alcuni dei percorsi possibili per arrivare all’incontro con Stefano Mancuso, lo scienziato che ha dedicato la sua vita a dimostrare l’intelligenza delle piante e a offrirci la strada per il nostro futuro. Dalla sinergia con Terraforma e Parasite 2.0 – collettivo che crea habitat umani sostenibili in un connubio tra architettura, design e arte ­– è nato quest’anno Il Pianeta Redenta, progetto di riqualificazione degli spazi della storica Villa Redenta che diventa luogo di ospitalità sostenibile, accoglienza e ritrovo durante il Festival. Per il secondo weekend del Festival, dal 30 giugno al 2 luglio, Villa Redenta ospita un’area camping con workshop di Yoga, sessioni di ascolto e passeggiate sonore, concerti, DJ set e iniziative culturali serali. Gli allestimenti sono realizzati attraverso il recupero del legno di smaltimento di un’azienda partner del Festival. Il progetto a Villa Redenta nasce per offrire ai visitatori un’opportunità per soggiornare al Festival il modo interamente sostenibile, per entrare in contatto con la natura e vivere la programmazione in stretta connessione con lo straordinario territorio che la ospita.
 
Di seguito un elenco delle principali azioni intraprese e il loro impatto.
 
Ambiente e governance
Il Festival ha ridotto drasticamente l’utilizzo di materiali plastici, installando erogatori di acqua pubblica microfiltrata, eliminando packaging e imballaggi, verniciature e plastificazioni di materiali stampati, favorendo l’uso di carte riciclate e/o FSC (realizzate con materia prima da riciclo). Anche parte degli arredi urbani in città sono stati realizzati in modo da essere riutilizzati nelle stagioni successive all’interno di una logica circolare che riduce al minimo la produzione e gli smaltimenti.
Con la presenza di 11 erogatori di acqua pubblica nei vari punti della città la Fondazione punta all’eliminazione totale dell’uso di bottiglie di plastica, superando il target del 63% dell’utilizzo già raggiunto nel 2022 rispetto al 2019 con un totale di 854 Kg complessivi di CO2 risparmiata in due anni. L’indicazione degli erogatori sulle mappe dei luoghi del Festival ne favorisce l’utilizzo anche per il pubblico e i visitatori della città.
I veicoli di servizio al 66° Festival dei Due Mondi sono Full Electric, viene sostenuto l’utilizzo della mobilità alternativa anche grazie agli incentivi sull’acquisto dei biglietti per chi usa il treno.
In attuazione del Protocollo d’intesa siglato con il Comune di Spoleto la Fondazione ha organizzato un workshop interattivo di co-progettazione sui temi della sostenibilità, sviluppando l’obiettivo n. 11 dell’Agenda programmatica 2030 – “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.
La Fondazione inoltre ha stipulato accordi istituzionali, partnership e ospita convegni ed eventi per sensibilizzare il pubblico sul tema dello sviluppo sostenibile, come il prestigioso premio EMAS, una certificazione volontaria ambientale di cui si dotano P.A., enti, aziende private su base pluriennale con riferimento agli standard europei. Anche Spoleto è uno dei comuni italiani certificato EMAS.
Per il terzo anno consecutivo ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione 
e la Ricerca Ambientale)
accompagnerà il Festival dei Due Mondi nella collaborazione intrapresa con un convegno dedicato alle buone pratiche e alla circolarità.
 
Responsabilità sociale
La collaborazione con Rai Per la Sostenibilità ESG e Rai Umbria amplifica gli interventi in ambito sociale. Fiore all’occhiello dell’impegno del Festival dei Due Mondi è l’iniziativa della compagnia #SIneNOmine che, sotto la guida del suo fondatore Giorgio Flamini, coinvolge i detenuti della Casa Circondariale di Maiano di Spoleto in uno straordinario progetto teatrale come strumento di riflessione, crescita e inclusione. Torna anche quest’anno La cultura rompe le sbarre: l’iniziativa quest’anno vede la partecipazione del cast di Mare Fuori. Un panel dedicato all’attività teatrale svolta nelle Case di Reclusione alla presenza dell’amministrazione penitenziaria, di Rai Fiction, in cui sarà presentato il catalogo della mostra Je est un autre che espone all’interno del percorso meccanizzato le immagini del laboratorio teatrale realizzato con i detenuti.
Cultura, istruzione e realtà carceraria sono al centro del convegno organizzato da CESP – Rete delle Scuole Ristrette: una tavola rotonda per discutere dei percorsi di istruzione nelle carceri, dall’alfabetizzazione all’università, e un seminario di formazione e aggiornamento per gli addetti ai lavori.
Anche quest’anno i detenuti della media e dell’alta sicurezza della Casa di Reclusione di Maiano danno vita a un’opera originale, ispirata al Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare (5–6 luglio, Casa Circondariale di Maiano di Spoleto). Il progetto è curato da Giorgio Flamini, fondatore della Compagnia #SIneNOmine che da dieci anni porta il teatro in carcere come strumento di crescita e inclusione della persona.
Insieme a Caritas la Fondazione ha promosso un progetto di solidarietà in sostegno delle famiglie più svantaggiate con una serie di azioni che hanno portato a devolvere l’incasso del Concerto di Pasqua e alla donazione di cibo alla mensa locale.
 
Educational
Di particolare valore ed interesse sono i progetti di educazione e cooperazione con gli istituti scolastici per le nuove generazioni: Dietro le quinte, Green Corner, Il Festival Siamo Noi, esperienze formative all’interno della struttura del Festival.
Il Festival Siamo Noi, alla sua quattordicesima edizione, è un progetto rivolto a tutti gli alunni delle scuole primarie del territorio. Lo scopo è quello di coinvolgere i giovanissimi e i ragazzi a riflettere sull’inscindibile legame tra la manifestazione e la città di Spoleto, il suo territorio, la sua comunità.
Nelle ultime due edizioni le esperienze formative sono state collegate alla programmazione artistica e all’Agenda 2030 attraverso momenti di esplorazione creativa e di acquisizione di consapevolezza riguardo al rispetto dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici: lo spettacolo La Leggenda dell’olandese volante ha visto i piccoli partecipanti andare in scena, diventare attori e piantare un albero simbolico durante una green parade.
L’edizione 2023 si sviluppa a partire dalle tematiche della programmazione artistica (MusicAnimalia) con elaborati incentrati sulla biodiversità e la salvaguardia del paesaggio e del territorio.
 
Il Green Corner è parte del Protocollo di Intesa stipulato con il Comune di Spoleto: uno spazio totalmente gestito dai ragazzi delle scuole secondarie per acquisire competenze in ambito ambientale e sociale, imparando a comprendere ed adottare comportamenti virtuosi da promuovere nel quotidiano all’interno della propria comunità diventando attori del cambiamento.