Il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti ospita il progetto Metamorfosi, nato dall’iniziativa della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, che cerca di dare dignità e opportunità di lavoro a persone che si trovano in situazioni di grave disagio sociale: insieme sul palcoscenico il Quartetto del Mare e la Piccola Orchestra dei Popoli, entrambe realtà attive in ambito sociale e del volontariato, portano le esperienze di cui sono testimoni sul palcoscenico. A partire dagli strumenti: il legno dei violini, della viola e del violoncello suonati dal Quartetto del Mare proviene dalle imbarcazioni usate dai migranti sbarcati a Lampedusa.
Il primo “Violino del Mare” è stato realizzato dai detenuti del Laboratorio di Liuteria e Falegnameria della Casa di Reclusione Milano-Opera con una tecnica che nel 1500 in Inghilterra veniva utilizzata per costruire viole da gamba. Nicola Piovani, ospite d’eccezione della serata, è tra i primi musicisti ad aver aderito all’iniziativa dedicando a questo strumento il Canto del legno, brano eseguito in prima assoluta per Papa Francesco dal primo violino dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Carlo Parazzoli, che sarà riproposto anche in questo concerto. Grazie alle abili mani dei liutai coinvolti e dei detenuti di alcuni Istituti Penitenziari italiani, il legno di circa 60 imbarcazioni provenienti dal molo Favarolo di Lampedusa è stato trasformato in strumenti musicali, con l’obiettivo di creare una vera e propria “Orchestra del Mare”.
La Piccola Orchestra dei Popoli è un laboratorio artistico della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti che riunisce musicisti appartenenti a culture e religioni diverse: dai canti tradizionali turchi e libanesi a quelli giapponesi, dalla poesia musicata di David Maria Turoldo al tango argentino e alle melodie balcaniche. Il concerto si chiude con l’omaggio al Maestro Nicola Piovani e l’esecuzione del brano “La vita è bella”.
Il concerto, che raccoglie fondi a favore proprio della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, è una occasione unica di partecipazione e di dialogo interculturale: a Spoleto si incontrano due mondi musicali, quello della tradizione classica occidentale e quello multietnico delle tradizioni extraeuropee.
Il ricavato della serata sarà devoluto alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.