TEMPESTA PERFETTA SUL CRATERE: LA CONFARTIGIANATO DI PERUGIA VICINO ALLE IMPRESE E ALLA POPOLAZIONE DEL CRATERE…
La Confartigianato Imprese Perugia esprime la sua preoccupazione per le ultime decisioni normative sull’utilizzo del Superbonus: la proroga in atto fino al 2025 della detrazione del 110%, utilizzabile anche per gli accolli ad oggi, è inutile e sicuramente rallenterà il rientro in modo pesante nelle proprie case degli abitanti del cratere e aumenterà le difficoltà delle imprese operanti nella Ricostruzione Post sisma 2016.
“Il Bonus 110%, sottolineano il Presidente – Giorgio Buini – ed il – Segretario Generale – Stelvio Gauzzi – serviva infatti a coprire il cosiddetto accollo. Con l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, i soldi dati dallo Stato non bastano più. Il precedente Commissario straordinario di Governo alla Ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia, on. Giovanni Legnini, per non chiedere maggiori costi per la ricostruzione degli edifici, aveva chiesto ed ottenuto che venisse applicato il bonus 110% alla parte che rimaneva scoperta: l’accollo, vale a dire ciò che avrebbe dovuto mettere il cittadino di tasca propria”.
ll brusco stop del Governo sul Superbonus avrà ricadute pesanti nelle zone del terremoto. Stelvio Gauzzi, Segretario Generale Confartigianato Imprese Perugia: “Il Dl
è una catastrofe per la Ricostruzione post sisma”. Di fatto continua Gauzzi “ora l’accollo è a spese del cittadino. Una spesa che può essere anche di decine di migliaia di euro. Una spesa, di certo onerosa, che in pochi si possono permettere. Ad oggi è in pericolo la Ricostruzione e il futuro di tantissime aziende che lavorano nei Comuni del cratere”.
La Confartigianato Imprese Perugia chiede pertanto che nelle more di approvazione del Dl vengano almeno riviste le tabelle con cui sono calcolati i contributi per la Ricostruzione, affinché ricomprendano anche le spese che oggi sono in accollo ai proprietari. In questo modo la Ricostruzione riprenderà il suo corso regolare e si darà dignità alle popolazioni così già duramente colpite.