Restaurata a cura dell’Associazione Amici di Spoleto onlus in accordo con il Comune di Spoleto e grazie alla competenza del restauratore Paolo Virilli, la riproduzione della Lex Spoletina che si trova nel Bosco Sacro di Monteluco a Spoleto.
La fine dei lavori è stata celebrata nei giorni scorsi alla presenza della presidente Candia Marcucci e dei rappresentanti di chi ha contribuito all’intervento con un sostegno economico, la Fondazione “Francesca, Valentina e Luigi Antonini” e la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto con il presidente Dario Pompili.
“L’Associazione Amici di Spoleto – spiega la presidente Marcucci – ha ritenuto necessario promuovere questo intervento sulla riproduzione della Lex Spoletina che riporta norme a salvaguardia dei boschi e che per secoli ha significato e significa, per gli spoletini, riposo, pace e bellezza della natura. Gli agenti atmosferici e il tempo avevano eroso, rendendola quasi completamente illeggibile, la scritta sul cippo, considerata da più autorevoli parti, una delle prime norme ambientali prodotte dall’uomo. Privati cittadini e istituzioni pubbliche ci hanno chiesto da tempo di intervenire, soprattutto il Comune di Spoleto che sul restauro e la valorizzazione del Monteluco ha incentrato il progetto per Spoleto capitale della cultura”.
La riproduzione della Lex Spoletina nel Bosco Sacro di Monteluco è la copia del cippo di pietra conservato presso il Museo archeologico, risalente al II secolo a. C., su cui è inciso il testo di una legge di protezione per i boschi sacri.
Da anni l’Associazione Amici di Spoleto onlus ha fatto di una sua riproduzione in scala anche un riconoscimento a persone fisiche o giuridiche che abbiano contribuito alla concreta difesa del patrimonio storico, culturale e ambientale, alla conoscenza della Città ed allo sviluppo della sua economia.