Spoleto, la denuncia: “Disprezzo del Sindaco per i Consiglieri di Minoranza”

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Riceviamo e pubblichiamo dai consiglieri di minoranza:

Disprezzo del Sindaco di Spoleto per i Consiglieri di Minoranza: è la constatazione che sono costretti a fare i Consiglieri Comunali di minoranza Alessandro Cretoni (Fratelli d’Italia), Alessandra Dottarelli (Alleanza Civica), Sergio Grifoni (Obiettivo comune)  Paolo Imbriani (Spoleto nel cuore Lega Cambiamo) e Gianmarco Profili (Alleanza Civica),  in conseguenza del comportamento tenuto dal Sindaco del Comune di Spoleto nei confronti del ruolo istituzionale da loro rivestito.

Riceviamo e pubblichiamo dai consiglieri di minoranza:

Il fatto storico: nell’ambito della riorganizzazione degli uffici comunali, a marzo 2022, il Comune provvede all’assunzione di un nuovo dirigente amministrativo, in tutta fretta. 

La procedura seguita sembra alquanto insolita e soprattutto in contrasto con le procedure previste dalle linee guida e dai decreti ministeriali per il reclutamento del personale, in quanto non rispetta i principi di efficienza, efficacia ed economicità.

È per questo che l’8 aprile i consiglieri comunali di minoranza presentano una interpellanza al Sindaco di Spoleto, proprio per denunciare tale difformità e per chiedere indicazioni dettagliate sull’iter seguito, sulle motivazioni e sulla logica del comportamento tenuto. I consiglieri lo fanno in virtù del loro diritto di consiglieri di opposizione e assolvendo al compito istituzionale di controllo politico-amministrativo dell’attività del Comune, loro assegnato dal Regolamento del Consiglio Comunale.

Anche i Senatori Franco Zaffini e Stefano Lucidi presentano un’interpellanza al Ministero della Funzione Pubblica, chiedendo un’ispezione ministeriale, ma questa è un’altra puntata che si sta svolgendo ai livelli istituzionali superiori.

A maggio scadono i 30 giorni previsti dal regolamento comunale per la risposta del Sindaco all’interpellanza, che tuttavia non arriva.

Durante il Consiglio Comunale del 14 luglio, dopo ben oltre 90 giorni dall’inoltro della richiesta, i consiglieri di minoranza riescono ad illustrare e motivare verbalmente i contenuti dell’interpellanza, fiduciosi di ricevere finalmente un adeguato e il troppo atteso riscontro.

Ma… inaspettatamente il Sindaco Sisti si rifiuta di rispondere, precisando che darà conto solo agli ispettori ministeriali. 

Che stupore che il Sindaco abbia disatteso quel sano principio democratico chiamato trasparenza amministrativa! Che grande sorpresa la gravità del suo comportamento che mortifica la dignità e lede i diritti dei consiglieri comunali che si sono rivolti a lui.

A tutela di questi diritti, con lettera del 25 luglio, i consiglieri rivolgono al Prefetto Dott. Armando Gradone richiesta di intervento presso l’Amministrazione Comunale di Spoleto, al fine di ottenere risposta all’interpellanza.

In effetti, all’inizio di settembre il Sindaco rende nota al Prefetto la sua intenzione di “quanto prima fornire una risposta scritta esauriente sulla tematica oggetto dell’interpellanza ai consiglieri presentatori”. 

La fiducia riposta dai Consiglieri Comunali nell’interposto appello del Prefetto viene travolta dall’ennesimo colpo di scena di una telenovela senza fine che ci porta all’amara realtà di oggi.

Non solo il Sindaco non ha ancora fornito nessuna risposta, ma ha anche disatteso le rassicurazioni e l’impegno preso con il Prefetto! 

Dopo altri 30 giorni nessuna risposta.

Questi i fatti.

Con le sue azioni arbitrarie, il Sindaco Sisti ha violato qualsiasi regola di funzionamento di un organismo democraticamente eletto, quale è il Consiglio comunale.

Con il suo comportamento omissivo, il Sindaco Sisti compromette e pregiudica il ruolo istituzionale dei consiglieri comunali in disprezzo delle stesse istituzioni.

In conseguenza di questi gravi episodi, loro malgrado, i consiglieri sono stati costretti ad inviare una nuova missiva al Prefetto, chiedendo nuovamente il suo diretto intervento “affinché possa essere ripristinata la garanzia della dignità ed il diritto di iniziativa, previsto dai regolamenti e dalle leggi a chi svolge la funzione di consigliere comunale”.