Per chi ama i thriller psicologici
Quando pensiamo a Georges Simenon, non può che venirci in mente il suo personaggio più famoso, il commissario Maigret. In una Parigi fumosa e inquietante, dove la pioggia lava i sampietrini e il sangue dei cadaveri senza nome, Maigret si muove aiutato dai suoi fidati collaboratori, non sempre con metodi ortodossi. In questo romanzo basta una telefonata fuori turno perché il commissario si rechi nel luogo in cui è stata rinvenuta una giovane donna. Il volto è tumefatto, i segni di percosse sono evidenti. I suoi abiti sono pretenziosi ma di modesta fattura. Inizia allora la caccia all’assassino, in una trama ricca di colpi di scena e dai risvolti terribilmente avvincenti.
Da questo romanzo è tratto il film dedicato a Maigret, appena uscito nelle sale, con un protagonista d’eccezione: Gérard Depardieu.
Anche se questo è il primo ‘Maigret’ che ho letto, ho avuto modo di apprezzare altri romanzi di Georges Simenon, dove la profondità dell’analisi psicologica si sposa con atmosfere sospese e inquietanti. Opere come “Luci nella notte”, “Tre camere a Manhattan” e “Il treno” sono capolavori assoluti, valorizzati da una scrittura raffinata e, al tempo stesso, scorrevole.
Lucia Romizzi