Il ramo uova della ex Novelli è stato comprato giovedì all’asta per 5,5 milioni di euro.
Nello stabilimento di Spoleto lavorano poco meno di 100 lavoratori, che in queste ore attendono di conoscere l’identità dell’acquirente, al momento sconosciuto anche ai sindacati e alle istituzioni.
Nessuno di loro, infatti, è intervenuto sull’operazione. I giornali sono riusciti a parlare con l’avvocato Andrea Migliarini del foro di Perugia, che in sede di asta ha rappresentato il compratore. Il professionista ha dichiarato che il suo cliente “è un imprenditore umbro del comparto alimentare” e che l’offerta da 5,5 milioni di euro “non è ostile, ma anzi si pone con l’intento di salvaguardare posti di lavoro e mantenere la produzione a Spoleto”. La cautela è naturalmente massima.