Lunghi applausi al Caio Melisso per gli Intermezzi del ‘700 – quest’anno in scena con L’ammalato immaginario di Leonardo Vinci e La franchezza delle donne di Giuseppe Sellitti – seguiranno due repliche questa sera 10 settembre alle ore 21.00 e domani 11 settembre alle ore 17.00.
Anche quest’anno, la comicità senza tempo degli intermezzi napoletani – nato con l’obiettivo di intrattenere durante le rappresentazioni di opere serie – ha entusiasmato i numerosi spettatori presenti in teatro. È incredibile quanto queste perle del patrimonio musicale italiano, semplici e leggere, abbiano conservato tutto il loro fascino, e, ora come allora, sappiano coinvolgere il pubblico in modo unico.
Sapiente e vivace la direzione di Pierfrancesco Borrelli, alla guida dell’Ensemble strumentale del Teatro Lirico di Spoleto; di grande talento e inventiva il maestro al cembalo Davor Krkljus. Ha riscosso grande successo la regia di Andrea Stanisci – anche curatore dell’allestimento scenico – che ha caratterizzato ciascuno dei due intermezzi in modo diverso, creando però un fil rouge tra i due, che si ritrova proprio nell’umorismo e nell’ironia che identifica il genere, e che ha sorpreso soprattutto nel finale. Un ulteriore punto di forza i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno.
Brillanti le performance dei cantanti vincitori o idonei dei Concorsi “Comunità Europea” per giovani cantanti lirici di Spoleto 2021 e 2022: Elena Finelli e Alberto Petricca nell’Ammalato immaginario, Sara Cortolezzis e Davide Peroni nella Franchezza delle donne. Ciascuno ha dato prova del proprio talento vocale, ma soprattutto ha portato in scena la vivacità di ciascun personaggio dimostrando grandi doti attoriali. Da ricordare anche i mimi Vania Ficola e Valentino Pagliei, imprescindibili spalle comiche.