Importante riconoscimento, che premia gli sforzi messi in campo in questi anni, nel settore della vaccinazione pediatrica dove, secondo l’indagine pubblicata il 14 luglio scorso nel Portale di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità Epicentro, la regione Umbria ottiene indici di performance di assoluto rilievo in ambito nazionale.
Come certifica lo studio e dal confronto con i dati redatti dal Servizio di Igiene Pubblica dell’azienda sanitaria, con un dato medio che supera il 96% di copertura, la Usl Umbria 2 risulta ai vertici in Italia per la vaccinazione nei primissimi anni di vita dei bambini contro patologie potenzialmente molto gravi.
L’evento pandemico Covid-19 non ha determinato alcun rallentamento dell’attività di prevenzione che anzi, alla Usl Umbria 2, ha ottenuto performance migliori nel 2021 e nell’anno corrente.
Dal dato medio degli anni precedenti che si attestava intorno al 95,8 %, la copertura vaccinale 2021 per i bambini nati nell’anno 2019 è stata pari al 97,03 % per morbillo, parotite e rosolia e ha superato la soglia del 96 % per la varicella. Nel report parziale del 2022 (il dato definitivo si avrà il 31 dicembre) si evidenzia che, con oltre il 96 % di copertura vaccinale per tetano, difterite, epatite B, poliomielite e pertosse dei piccoli assistiti nati nel 2020, già nei primi sei mesi dell’anno è stato centrato abbondantemente l’obiettivo del 95 % indicato nel PNPV, Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale. Dati analoghi riguardano tutte le altre vaccinazioni in età pediatrica.
L’importante risultato è stato salutato con grande soddisfazione dalla direzione strategica della Usl Umbria 2 che ha rivolto un sentito ringraziamento ai tanti professionisti impegnati nella medicina territoriale e nei servizi di prevenzione che, con un proficuo lavoro di squadra garantito da un’organizzazione puntuale ed efficiente, hanno permesso di raggiungere un livello di assoluta eccellenza in un ambito fondamentale della prevenzione e promozione della salute.
“Le vaccinazioni – spiega il direttore sanitario dell’Azienda Usl Umbria 2 dr.ssa Simona Bianchi – sono lo strumento più efficace che i genitori hanno a disposizione per proteggere i propri figli da malattie molto severe che in alcuni casi possono rivelarsi letali”.
“Sin dal primo anno di vita – prosegue la dr.ssa Bianchi – è fondamentale vaccinare il bambino, somministrando i cicli di base di vaccini che poi richiederanno, nella maggior parte di casi, una successiva dose di richiamo: dal vaccino esavalente che viene somministrato in tre dosi e protegge contro la difterite, il tetano, la pertosse, la polio, l’epatite B al vaccino pneumococcico coniugato che protegge il bambino dalle infezioni causate dal batterio pneumococco, dal vaccino contro il meningococco B a quello contro il rotavirus”.
La prevenzione prosegue nel secondo anno di vita del bambino contro morbillo, parotite, rosolia, varicella, meningococco C, sostituito di recente con il meningococco tetravalente, fino al quinto e sesto anno con i richiami di vaccini combinati contro difterite, tetano, pertosse e poliomielite e con la seconda dose del vaccino contro morbillo-parotite-rosolia e varicella.
Da considerare infine le altre vaccinazioni fortemente raccomandate ai bambini che rientrano in determinate categorie a rischio e il vaccino anti-influenzale offerto gratuitamente, a partire dai 6 mesi di vita, ai bambini appartenenti a gruppi a rischio.
“Come si può facilmente comprendere, ciò comporta una struttura organizzativa efficace, efficiente e capillare sul territorio per la promozione di attività connesse alla prevenzione, alla sensibilizzazione, alla diffusione della conoscenza e all’informazione – afferma il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Massimo De Fino – che si affiancano a quelle propriamente di tipo sanitario risultando altrettanto decisive per superare comprensibili timori e diffidenze”.
“L’Azienda Usl Umbria 2 – dichiara il direttore generale – grazie anche alla collaborazione e alla professionalità degli operatori dei distretti di Terni, Foligno, Narni e Amelia, Spoleto, Orvieto e Valnerina, dei servizi di prevenzione e dei pediatri di libera scelta, ha puntato e investito molto in questo ambito strategico, raggiungendo livelli di eccellenza nel Paese, garantendo un sostanziale potenziamento e qualificazione della medicina territoriale e delle attività di prevenzione e promozione della salute e assicurando omogeneità di trattamento in tutto il territorio di competenza”.
Le USL e il ‘Mistero’ della Salute hanno valutato anche tutti gli effetti collaterali della modalità di vaccinazione pediatrica iniziata con la Lorenzin, con una dozzina di sieri di vario tipo sparati praticamente in contemporanea dentro piccoli corpi ancora fragili, un cocktail che ha portato handicap e morti? E che dire dei pediatri e del loro ordine che adesso spinge anche per le inoculazioni dei sieri sperimentali -tali sono ancora- cov-id 19, di cui poco si sa dalle case produttrici e dallo Stato perchè secretati ma dai provati effetti avversi permanenti o morti improvvise in soggetti giovani e sani? Sapendo che i bambini e giovani non si ammalano del temutissimo virus o hanno sintomi leggeri e curabilissimi? Che dire di queste categorie di governanti locali e non e di questa categoria di medici e pseudo esperti di regime locali e non? Che dovrebbero recuperare in tutta fretta l’etica di base del loro lavoro o essere denunciati e condannati per danni, tentata strage e omicidio.