Riceviamo e pubblichiamo dai consiglieri Sergio Grifoni, Paolo Imbriani, Alessandro Cretoni, Alessandra Dottarelli, Gianmarco Profili:
Nell’ultimo Consiglio Comunale, la contraddizione e l’incongruenza hanno raggiunto livelli paradossali. Potremmo anche dire comici, se non si trattasse di un luogo istituzionale.
In apertura della seduta, il sindaco Sisti ha riferito circa il colloquio avuto con l’Assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto. Praticamente non ha detto nulla di più rispetto a quello che già tutti sapevamo, riportando a casa più intenzioni ed impegni, già manifestati tra l’altro in più occasioni dall’Assessore, che fatti concreti.
L’importante però era far vedere agli spoletini che, dopo otto mesi di assoluta inerzia, un viaggetto in Regione lo aveva fatto per parlare di ospedale. Per portare poi a casa che cosa?
L’accordo di tenere nei primi giorni di settembre un Consiglio Comunale aperto, al quale parteciperà anche Coletto.
Il Sindaco, nell’annunciare questo evento, pensava di aver raggiunto l’apice della soddisfazione della maggioranza che lo sostiene, non facendo però i conti con l’imprevedibilità della stessa.
Sta di fatto che il capogruppo pro tempore del Partito Democratico, con la velocità di una lepre inseguita, ha immediatamente preso la parola, non per plaudire alle risultanze del sindaco, ma per richiedere una inversione dell’ordine del giorno, al fine di poter discutere subito la mozione della IV Commissione consiliare, con la quale si richiedeva la convocazione del Consiglio Comunale aperto per parlare di sanità.
Alla faccia del Sindaco!
Non sono cioè bastate al partito di maggioranza che lo sostiene, le assicurazioni del primo cittadino sulla programmata organizzazione del suddetto Consiglio, ma hanno richiesto di blindare tale ipotesi con un voto ufficiale.
Alla faccia della fiducia!
Come consiglieri di opposizione ci siamo sentiti di esprimere correttamente solidarietà a Sisti per come veniva trattato, ritenendo tra l’altro la richiesta della maggioranza pretestuosa ed inutile, visto che lo scontato esito della discussione era stato già superato dall’avvenuto accordo fra lui e Coletto.
E’ a questo punto che il Sindaco, palesemente indispettito, trovandosi in evidente e comprensibile imbarazzo, ha chiesto cinque minuti di sospensione dei lavori, rintanandosi in conclave con i suoi consiglieri di maggioranza.
La sceneggiata si è materializzata definitivamente al loro rientro quando, lo stesso capogruppo Lucentini, con il candore di una adolescente, ha ripreso la parola per ritirare la richiesta di inversione. Marcia indietro compagni: ci siamo sbagliati!! Tale siparietto istituzionale, che avremmo voluto ben volentieri evitare, la dice però lunga sul grado di attendibilità che molti consiglieri comunali di maggioranza, soprattutto del PD, nutrono nei confronti del Sindaco Sisti.
E la dice lunga sulle capacità di questa maggioranza di trainare Spoleto verso un futuro migliore.
Compagni a chi? Nonostante le età avanzate e il ruolo “istituzionale” vi piace giocare ancora ai soldatini. Indiani contro giubbe blu. Nella politica vera, i compagni, come gli indiani della epopea dell’ west, li avete ammazzati tutti, noi pochi rimasti siamo sui “monti”. Quindi riscrivete il pezzo e mettete quelli che abusando della lingua italiana avete chiamato compagni. Mettetegli la giubba blu, quella che portate anche voi, e partite insieme per la guerra che tutti sostenete, dietro ai Draghi di combattimento. Col governo di tutti ci avete portato la guerra in casa, tasse e tariffe alle stelle, benzina come l’oro, spesa impossibile. Chiudete gli ospedali, non assumete il personale necessario, così potete aumentare le spese militari. Ogni parola è un significante e ha un significato. Imbroglioni.