Sellano, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera. Sono questi i 14 i comuni umbri colpiti dal sisma del 2016 che saranno interessati dalla campagna di immunizzazione dal Covid-19, organizzata dalla Regione Umbria in coordinamento con la struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, Generale Francesco Paolo Figliuolo, e il Ministero della Difesa.
Nel corso di una riunione di coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa si è stabilito che a partire da martedì prossimo e per due settimane, 4 Presidi Vaccinali Mobili della Difesa, composti da ufficiali medici e sottufficiali infermieri delle Forze Armate, si recheranno prioritariamente a domicilio delle persone più anziane e vulnerabili, per poi estendere la vaccinazione ai restanti residenti dei centri interessati.
Il primo Comune coinvolto nella campagna di vaccinazione sarà Poggiodomo. A seguire gli altri, partendo da quello con meno abitanti, per arrivare a creare delle vere e proprie zone Covid-free.
Grazie al supporto della Protezione Civile, della Croce Rossa e delle Forze dell’Ordine, i sindaci allestiranno dei punti vaccinali straordinari temporanei. Inoltre, nei singoli centri partirà una campagna di informazione alla popolazione che sarà vaccinata a partire dai 12 anni di età.
“L’integrazione delle forze – ha detto il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo – permetterà di mettere in sicurezza la popolazione di questa parte dell’Umbria. La nostra Regione si è distinta nella campagna vaccinale per aver messo in sicurezza in primis la popolazione anziana e i fragili più esposti al rischio di complicanze in seguito all’infezione prodotta dal Covid. Per questa iniziativa – ha concluso – voglio ringraziare il Generale Figliuolo per l’attenzione che ci ha riservato. Ovviamente i ringraziamenti vanno a tutti gli uomini dello Stato e ai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa che renderanno possibile questo intervento. Questa area rappresenta una zona a maggior disagio assistenziale e, pertanto, si è ritenuto necessario garantire un intervento vaccinale capillare”.
Alla riunione era presente anche il direttore della Regione Umbria, Stefano Nodessi.