Ospedale di Spoleto, dal City Forum giudizio in chiaroscuro

“Marcheremo la Regione affinché vengano assunti i medici specializzati di cui l’ospedale ha bisogno per ripartire davvero”. È un giudizio in chiaroscuro quello arrivato dal City Forum guidato da Sergio Grifoni sull’avvio del percorso di ripristino dei servizi sanitari al San Matteo degli Infermi, che da venerdì scorso non è più Covid hospital e da domani riprende esclusivamente la chirurgia ambulatoriale e in Day surgery.

“Riteniamo positivo che il nosocomio abbia perso la connotazione di presidio dedicato alla cura dei pazienti Covid, ma – ha detto Grifoni – manifestiamo perplessità e anche delusione sul fronte dei tempi di ripristino dei diversi reparti”, che hanno sospeso le attività alla fine dell’ottobre scorso, quando il San Matteo è stato riconfigurato in ospedale Covid.

“La presidente Donatella Tesei – è andato avanti – nell’ambito di un incontro a cui abbiamo partecipato aveva indicato anche i tempi sulla ripresa dei servizi, che però non sono emersi in conferenza stampa”, dove l’unica data che è stato possibile segnare sul calendario è quella di domani, quando riprenderà la chirurgia ambulatoriale.

“È chiaro che la giustificazione è principalmente legata alla carenza di personale per riattivare la Chirurgia anche Robotica e il Punto nascita, perché mancano anestesisti e pediatri” ha rilevato Grifoni, consapevole che la carenza di medici specializzati è un problema patito dagli ospedali di tutta Italia, ma non per questo non provoca nel City forum, ossia in circa 50 associazione di Spoleto, “forte delusione, perché – ha ricordato il presidente – nell’ultimo anno e mezzo hanno lasciato il San Matteo 26 medici e per noi c’erano tutti i tempi per superare la criticità” con nuove assunzioni di medici. In questo senso, Grifoni ha assicurato che il City forum “farà di tutto per stimolare la Regione affinché il problema della carenza di personale sia considerato prioritario e venga quindi risolto nel minor tempo possibile”.

Il presidente, poi, ha giudicato “positivamente” anche l’impegno di Tesei a definire attraverso il Piano sanitario regionale (Psr) “l’integrazione degli ospedali di Spoleto e Foligno, che chiediamo da 15 anni e su cui ora si sta finalmente costruendo un contenitore, anche se dobbiamo vigilare per capire cosa ci verrà messo dentro”, ossia quali servizi resteranno in città e quelli per i quali servirà andare nella vicina Foligno. Grifoni ritiene che il percorso partecipativo di condivisione dei contenuti del Psr “potrà ragionevolmente iniziare tra settembre e ottobre”.