“Crolla dal podio a metà classifica Donatella Tesei, il gradimento per la governatrice dell’Umbria in caduta libera. In pochi mesi ha perso 14 punti, passando dal 57% al 43%. A quanto pare la luna di miele è già finita”. Lo dicono i capigruppo d’opposizione in Regione, Thomas De Luca per il M5s e Tommaso Bori per il Pd alla luce dell’esito dei sondaggi di Swg pubblicati da Il Sole 24 Ore, con la Tesei che è scivolata al nono posto.
“Un crollo verticale – dicono i due – che a nostro parere è riconducibile a una serie di motivi. In primis la gestione della pandemia e in particolare della seconda ondata, il continuo fuggire dalle responsabilità che l’hanno portata spesso ad attribuire ad altri (governo Conte ed ex commissario Arcuri su tutti) le colpe di problemi che andavano gestiti con decisione e coraggio. E che invece l’hanno fatta sembrare spesso come un capitano pronto ad abbandonare la nave. Attribuiamo questo calo drastico di gradimento della governatrice anche al suo isolamento, all’aver preso decisioni sempre chiusa nella sua roccaforte ascoltando pochi e fidati consiglieri”.
Per De Luca e Bori non c’è stato “nessun coinvolgimento dei partiti del consiglio regionale e della società civile per quanto riguarda il Recovery Plan. A questo si aggiunge una gestione discutibile intorno al nuovo piano sanitario e al piano rifiuti. Come non parlare della chiusura delle scuole contenuta nell’ultima ordinanza regionale, decisione presa in autonomia senza consultare i sindaci, così come per la serrata dei negozi di vicinato al sabato non sono state neanche ascoltate le associazioni di categoria. Cosa aspettarsi, del resto, da chi non ha fatto altro che lamentarsi e chiedere di continuo i ristori al precedente governo Conte per chiudersi dentro un assordante silenzio ora che il suo partito è dentro la nuova compagine governativa e quindi potrebbe incidere direttamente sulle scelte che riguardano imprese e cittadini? Un silenzio che mina ulteriormente la credibilità di chi si dovrebbe occupare di governare la Regione facendo gli interessi degli umbri. Il gradimento in picchiata è una notizia che non desta stupore visto che gli stessi alleati di governo in consiglio regionale, non più tardi di qualche settimana fa, hanno criticato l’assenza di visione della maggioranza a trazione leghista, capace di produrre un’azione amministrativa che anche dagli stessi alleati viene avvertita come calata dall’alto, ed in molti casi senza contatto con la realtà. Alleati che hanno chiesto invano un cambio di passo sia dal punto di vista sanitario che da quello economico e non solo a parole. Altro che cambio di passo. In quanto a gradimento, la Tesei ha messo la retromarcia”.