Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Partito Democratico spoletino:
Una città in ginocchio, un’Amministrazione comunale incapace di dare risposte alla crisi sanitaria e a quella socio-economica, un Sindaco sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, la necessità di trovare rapide soluzioni per evitare il commissariamento del Comune in un momento drammatico per Spoleto e per l’Umbria guidate dal centrodestra che sta fallendo miseramente nel suo progetto.
E’ questo il quadro che la delegazione del Pd – composta dai Consiglieri comunali Stefano Lisci, Camilla Laureti, Marco Trippetti, Carla Erbaioli e da Daniela Tosti in rappresentanza del partito – ha portato sul tavolo del Sindaco durante un incontro chiesto dallo stesso primo cittadino.
Avremmo voluto che De Augustinis prendesse atto della situazione e percorresse l’unica strada possibile: rassegnare le proprie dimissioni e dichiarare il fallimento e l’incapacità di governare della prima amministrazione guidata dal centrodestra nella nostra città con il conseguente azzeramento della Giunta attuale.
Questo avrebbe permesso di aprire una fase di consultazioni con tutte le forze politiche, sociali, economiche e dell’associazionismo della città per costruire un governo di salvezza cittadina ‘pro tempore’ con un obiettivo chiaro: attuare precisi punti programmatici condivisi per portare la nostra città fuori da questa fase di emergenza.
Questa la posizione del PD per dare a Spoleto una guida autorevole in questo momento unico, di fronte all’incertezza sul piano sia sanitario, sia economico e sociale.
In tutto questo non ci sono scorciatoie, né giochetti di potere e di partito, né prove di forza. C’è solo una visione della politica fatta per il bene della città.
L’incontro ha avuto tutt’altro tenore. Il Sindaco non crede che dimettersi – per verificare nei 20 giorni di tempo che la legge gli consente e dare la possibilità di creare un nuovo esecutivo e un nuovo programma sentite tutte le componenti cittadine – sia la strada da percorrere.
Ieri sera l’esito dell’incontro è stato condiviso con gli iscritti collegati in streaming. In maniera unanime è stato deciso che arrivati a questo punto l’unica via possibile per il Partito Democratico è quella della discussione e della votazione della mozione di sfiducia, già calendarizzata per il prossimo 11 marzo, in Consiglio comunale.
Questi i fatti.