In bilico la riapertura delle scuole superiori programmata per il 7 gennaio. A frenare molti governatori, compresa la presidente dell’Umbria Donatella Tesei, sono i dati sul contagio.
Domenica c’è stato un summit tra Regioni e governo al termine del quale gli amministratori leghisti, tra cui rientra Tesei, hanno dichiarato congiuntamente di aver “fatto tutto ciò che era necessario in tema di sicurezza per i trasporti in accordo con i prefetti, ma restano molte criticità sul contenimento della pandemia. Servono scelte tempestive affinché si possa dare certezze alle milioni di persone coinvolte. Siamo preoccupati per il silenzio da parte del governo sulle criticità sul tema della riapertura delle scuole. Inoltre è necessario garantire subito quanto promesso dal governo alle regioni: personale sanitario per effettuare le vaccinazioni. Oggi i territori stanno spostando medici e infermieri da altre attività per fare i vaccini, attività che sono essenziali e rischiamo di mettere ulteriormente sotto stress un sistema già stremato”
A dirsi contrario alla riapertura è l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, che è appena uscito dall’ospedale dopo il ricovero per il Covid-19: “Bisogna scegliere se salvare vite o riaprire le scuole, la situazione è delicatissima, non in Umbria ma in tutta Italia. Un errore rischia di far saltare il banco”. Anche il collega Michele Fioroni ritiene “auspicabile che il Governo valuti con attenzione l’opportunità della riapertura in presenza il 7 gennaio, un orizzonte temporale troppo ristretto, che non consentirebbe nemmeno di valutare eventuali effetti di contagio dovuti alle festività, nonostante le chiusure previste. Basterebbe solo un po’ di buon senso. Aspettare almeno quindici giorni per capire l’andamento dei contagi derivanti dalle festività”.