Prelievo fiscale e progressività, tassazione, prospettive di sviluppo economico: sono solo alcuni dei temi al centro dell’incontro che ieri pomeriggio il Sindaco Umberto de Augustinis ha avuto a Palazzo comunale con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
Durante il confronto (erano presenti Angelo Scatena della Cgil Perugia, Mario Bravi dello SPI Cigl, Bruno Mancinelli della CISL territoriale, Francesco Dominici della FNP-Cisl di Spoleto, Andrea Russo e Auro Musco della Uil) sono state affrontate le problematiche legate alle conseguenze socio economiche causate dal perdurare dell’emergenza sanitaria, rispetto alle quali il Sindaco ha confermato la disponibilità dell’amministrazione a valutare l’introduzione di criteri di progressività per quanto riguarda l’addizionale comunale IRPEF.
Un tema, quello della tassazione, che è stato affrontato anche in relazione alla Tassa sui rifiuti (TARI). “Abbiamo apprezzato lo sforzo che l’Amministrazione comunale ha fatto per mantenere, malgrado le evidenti difficoltà finanziarie, le agevolazioni per le famiglie a basso reddito. Non era scontato viste anche le criticità di bilancio che stanno interessando molti Enti Locali”, è stato il commento dei rappresentanti sindacali presenti all’incontro.
Sul fronte lavoro è stata affrontata anche la situazione del cementificio di Sant’Angelo in Mercole (il Sindaco chiederà nuovamente un incontro all’assessore Fioroni della Regione Umbria, soprattutto per ribadire la necessità di tutelare i lavoratori in questa fase di difficoltà) e dei dipendenti con contratto a tempo determinato assunti al Comune di Spoleto. Su questo il Sindaco si è impegnato, in conformità con i provvedimenti legislativi, a valutare l’attivazione dei percorsi di stabilizzazione del personale, riservandosi anche di programmare una serie di incontri con i sindacati sul tema delle assunzioni.
Si è inoltre convenuto, su sollecitazione sindacale, di convocare a breve un incontro tra la Zona Sociale di Spoleto insieme alla ASL, per analizzare il piano operativo 2020 e verificare ulteriori bisogni sorti nel periodo post-Covid.
Infine si è concordato di richiedere congiuntamente al Governo l’utilizzo di almeno il 50% del cosiddetto “fondo crediti di dubbia esigibilità” accantonamento che in situazioni pre-Covid aveva la sua funzione di garanzia, mentre oggi potrebbe alleviare la carenza di risorse che i comuni stanno affrontando in questa emergenza tuttora in corso.