Siamo tempestati da segnalazioni di siringhe trovate in ogni dove nella nostra città. Pochi giorni fa al palatenda ,non ancora funzionante ma un continuo via vai di ritrovamneti negli orti circostanti.Ancora prima era toccato al paizzaletto della Chiesa di San Ponziano, poi al parco Chico Mendez, ultimamente c’era stata anche un’interrogazione comunale sulla necessità di intensificare i controlli su zone a rischio e buie , in tutti i sensi, della nostra città ed in ultimo un’indagine della Usl accertava che le moti per overdose sono aumentate. Insomma la tranquilla vita di provincia sembra creare molti problemi alla nostra gioventù , che di questa tranquillità probabilmente non sa che farne e cerca delle emozioni forti per squarciare la noia.
Che cosa possiamo fare ? Far finta di niente sarebbe pericoloso, la repressione è sicuramente un’arma efficace , ma che non risolve il problema . Allora chiediamoci che socità staiamo vivendo , che realtà esiste in una città apparentemente così sonnacchiosa, ma che la notte invece di dormire passa il suo tempo a spararsi un buco nelle vene. Anni fa drogarsi significava tante cose, trasgressione, ribellione , essere dall’altra parte , oggi sembra solo un cercare di farsi del male , un dire : io esisto! ad un mondo sempre più virtuale e senza valori.
Non ci sono risposte, è soltanto che è scioccante girare con la telecamera e vedere queste scene. La gente ce le segnala, ma perchè hanno paura di ferirsi, perchè lì ci giocano i bambini. Nessuno ci chiede perchè i ragazzi si fanno così del male . Qui a Spoleto, la città tranquilla , dove non succede niente, dove a volte la calma piatta fa un gran rumore…ma noi non lo sentiamo. Aiutiamoli…è un nostro dovere.