Spoleto, Selvaggia Lucarelli finisce in tribunale ma viene assolta

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Le tre umbre che hanno portato la Lucarelli in tribunale sono state condannate

Selvaggia Lucarelli finisce davanti al tribunale di Spoleto ma viene assolta.

A portarla fin qui, tre donne umbre, in relazione all’inchiesta sui prodotti venduti come dimagranti dalla società Juice Plus, firmata dalla Lucarelli e pubblicata su Il Fatto Quotidiano.

In particolare, le tre umbre, venditrici di questi prodotti, hanno accusato la Lucarelli di aver “intaccato la loro reputazione” con il suo servizio,  chiedendo, per questo, “la rimozione delle foto, 5 mila euro per ogni post successivo e 5 mila euro per ogni giorno di ritardo sulla rimozione”.

La richiesta, però, è stata respinta dal tribunale di Spoleto, “condannando le tre, da intendersi come unica parte processuale, a rimborsare a Lucarelli le spese di lite del giudizio, che si liquidano in 2.500 euro per compenso professionale, oltre rimborso delle spese generali”.

Ecco il post della Lucarelli in merito alla vicenda.