Riceviamo e pubblichiamo da USB Spoleto – Ettore Magrini:
6 OTTOBRE ORE 17, PIAZZA GARIBALDI, MANIFESTAZIONE A FIANCO DEGLI OPERAI EX POZZI, MARAN, NOVELLI E CEMENTIR
LA CLASSE OPERAIA DELLA CITTA’ NON VA LASCIATA SOLA MA SOSTENUTA NELLA LOTTA PER LA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO E A GARANZIA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DI OGNI LAVORATORE.
Per questo l’Unione Sindacale di Base di Spoleto chiama alla protesta quanti non accettano che la crisi che ha investito il paese e ha colpito in modo violento il nostro territorio venga scaricata sui lavoratori come fossero le vittime naturali di ogni crisi industriale o riorganizzazione produttiva.
Questo modo di procedere a cui tendono i padroni delle aziende spoletine, dalla ex Pozzi, alla Maran, dalla ex Novelli alla ex Cementir va contrastato e sconfitto, affinché al centro delle vertenze vi sia la continuità lavorativa e l’occupazione.
Si può fare, si deve fare!
E’ necessario però determinazione nella lotta e sostegno della città, delle forze sindacali e politiche che sono dalla parte dei lavoratori.
Scendere in piazza a ridosso delle scadenze più importanti (il termine della Cassa Integrazione alla ex Pozzi, l’esplosione della crisi alla ex Maran, le preoccupazioni dei lavoratori della ex Cementir ed ex Novelli, l’urgenza di un ricambio generazionale allo SMMT) significa simbolicamente e materialmente indicare la via della unificazione di tutte le vertenze in atto nella città.
Le Istituzioni, Comune, Regione e Governo nazionale, assai “timide” finora nell’affrontare la situazione (quasi volessero tenere insieme interessi non conciliabili, quali sono quelli di chi pensa di passare attraverso i licenziamenti per arrivare a una “ soluzione” e chi invece, giustamente, si oppone alla perdita anche di un solo posto di lavoro), vanno piegate all’interesse operaio.
Chiamiamo alla mobilitazione più ampia: solo con la volontà dei lavoratori può passare questo messaggio che deve arrivare chiaro e forte, perché a tutti coloro che saranno decisivi nella vertenza dei lavoratori delle aziende di Spoleto deve essere chiaro che non si può stare in mezzo e che c’è una sola scelta, stare dalla parte degli operai. Restare a guardare, pensare di “salvare” le aziende con i licenziamenti, equivale a stare con la parte padronale.
LOTTEREMO PER FERMARE LO SFRUTTAMENTO NEL MONDO DEL LAVORO, PER DARE UN FUTURO AI GIOVANI!
USB Spoleto – Ettore Magrini
Rifondazione Comunista di Spoleto aderisce al presidio di sabato 6 ottobre indetto dalla Unione Sindacale di Base.
Aderiamo perché pensiamo che, in questa società sempre più governata dalla “competizione” e lanciata in una corsa sfrenata al dominio e alla prepotenza contro chi è più debole ed ha meno tutele e in particolar modo nello spoletino dove la crisi industriale è da tempo sotto gli occhi di tutti, i lavoratori e i più “deboli” non devono essere lasciati soli.
Tutta la città si deve mobilitare , deve essere a fianco del lavoro e dei lavoratori in ogni forma e difendere a tutti i costi quello che resta del tessuto industriale cittadino.
Uno dei principali obiettivi e priorità dovrebbe essere, per noi, quello della ricomposizione di classe sia sul terreno sociale che su quello politico.
Dovremmo cercare di riunire sotto la stessa lotta i disoccupati, i lavoratori salariati o precari, il moderno proletariato che attualmente sono frammentati, divisi, dispersi aprendo così la strada, per esempio, agli accordi aziendali al ribasso e alle riduzioni dei diritti fondamentali dei lavoratori fino al loro licenziamento.
Tutta la città deve capire che la situazione occupazionale di Spoleto ha ed avrà, una gravissima ripercussione anche a livello sociale, che il lavoro è un bene comune e come tale deve essere salvaguardato e difeso.
E’ per questo che pensiamo che ci si debba stringere intorno a questo tema , ed è per questo che parteciperemo ed invitiamo tutti a fare altrettanto al presidio di sabato prossimo.
L’Associazione culturale CASA ROSSA aderisce alla manifestazione del 6 ottobre indetta dall’Unione Sindacale di Base contro i licenziamenti e per i diritti dei lavoratori
OGNI POSTO DI LAVORO UNA BARRICATA.
BASTA ACCORDI CHE APRONO AI LICENZIAMENTI.
Il 6 ottobre saremo alla manifestazione indetta dall’USB contro i licenziamenti, gli accordi capestro e il ricatto padronale che hanno caratterizzato ( come in tutta Italia ) le vertenze delle aziende spoletine.
La lotta dei lavoratori è il solo strumento utile a respingere l’offensiva del padronato. E’ necessario che essa si rafforzi e cresca. Perché succeda c’è bisogno di unificare le vertenze in atto e questo è possibile solo se c’è la volontà di farlo. Occorre una spinta, occorre dare l’esempio. L’iniziativa dell’Unione Sindacale di Base di Spoleto può aiutare ed è in questo momento la cosa giusta da fare: scendere in piazza per fare sentire ai lavoratori ex Pozzi, Maran, ex Cementir e Novelli, la solidarietà concreta di chi non si arrende alle scelte del padronato, per rendere visibile e palpabile che non sono soli, che c’è un pezzo di città che sta con loro senza se e senza ma e che intende fare da traino alla lotta di resistenza che sarà necessaria.
La città dovrà capire che da lì si deve passare, perché finché non ci si metterà nell’ottica di fare della difesa di ogni posto di lavoro una barricata e si accetteranno accordi che prevedono licenziamenti, e i diritti fondamentali dei lavoratori, il salario, l’orario e la sicurezza sul posto di lavoro, continueranno ad essere strappati via dagli accordi, non ci sarà futuro per i proletari che lavorano e per i giovani.
Con questi argomenti, con questa determinazione saremo in Piazza Garibaldi il 6 ottobre.
Associazione culturale CASA ROSSA