I lavoratori hanno votato sì all’accordo per salvare l’azienda dal fallimento
Il 90% dei lavoratori ha votato sì all’accordo per salvare l’azienda.
Un accordo che prevede 67 esuberi e un taglio dello stipendio del 15% per quattro anni per chi rimarrà.
Nell’accordo, anche l’impegno ad assumere a gennaio cinque lavoratori più quattro a luglio a tempo determinato per sostituire prossime maternità, tutti pescati dai 67 che a breve resteranno a casa.
A chi resterà senza lavoro, saranno riconosciute quattro mensilità di stipendio solo nel caso in cui sarà un’uscita volontaria o una decisione dell’azienda. Non è più previsto, dunque, alcun incentivo per chi rifiuterà l’offerta.
Demansionamento per circa 150 lavoratori coi livelli che scivolano per tutti fino al quinto, mentre per 22 dipendenti con gli inquadramenti migliori si è riusciti a evitare l’azzeramento e il demansionamento pieno.
Sulla vicenda, si è espressa anche l’amministrazione comunale: “Si apprende che i lavoratori Maran ed R&S hanno votato favorevolmente la proposta Hoist (59 sì e8 no i primi, 152 sì e 14 no gli altri).
L’Amministrazione comunale, nel confermare, anche per il futuro, la massima attenzione alle relative vicende, che continueranno ad esser seguite con la dovuta cura, si augura che sia il primo passo di un percorso virtuoso connotato da serietà e affidabilità per la sicurezza di molte famiglie spoletine”.