Dopo le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal consigliere Mancini sull’ospedale di Spoleto a rispondere è il Direttore Generale dell’Azienda Usl Umbria 2 Dr. Imolo Fiaschini:
In relazione ad alcuni articoli apparsi oggi su quotidiani on line e sulla carta stampata, caratterizzati da una dichiarazione attribuita al consigliere comunale di Spoleto Mario Mancini circa la presenza di presunte e generiche “situazioni illegali e pericolose per i pazienti”, la Direzione Generale della USL 2, seppure leggendo con estrema sorpresa, ha chiesto immediate verifiche alla Direzione del Presidio Ospedaliero e alla Direzione Sanitaria aziendale; le verifiche effettuate, come era da attendersi, escludono con ogni decisione che si sia a conoscenza di situazioni illegali e/o pericolose per i pazienti nell’Ospedale di Spoleto.
La sorpresa generata da tale presunta dichiarazione, peraltro assolutamente generica e per tale motivo rilasciata in modo irresponsabile e dannoso per l’ospedale stesso, viene da un consigliere comunale di maggioranza che dovrebbe essere chiamato a perseguire interessi pubblici legittimi con gli strumenti che ogni Amministrazione Comunale ha a disposizione quale quello del colloquio continuo tra il Direttore Generale di una USL e il Sindaco che riveste, per la sua carica, la veste di massimo responsabile sanitario del Comune amministrato; per tale motivo il sottoscritto è in continuo e proficuo contatto nella materia in questione con il Sindaco di Spoleto, così come con tutti i 54 Sindaci dei Comuni compresi nel territorio della USL 2.
Dai colloqui suddetti, pur in presenza di continuo e proficuo confronto sulle criticità che possono nel tempo essere presenti nell’Ospedale di Spoleto, non si è mai palesata né sospettata alcuna situazione di illegalità o di pericolosità per i pazienti. In tal caso si sarebbe intervenuti immediatamente per soluzioni urgenti, se possibili, o eventuali chiusure temporanee di servizi o reparti al fine di ristabilire la ipotizzata persa legalità.
Anzi in questo periodo l’Azienda, con immenso sforzo organizzativo vista la nota difficoltà a reperire tali specialisti, ha anche posto fine ai reclutamenti di anestesisti, gli ultimi prenderanno servizio alla fine di ottobre completando totalmente la dotazione organica del servizio e consentendo la integrale ripresa dell’attività operatoria. Sono state completate le assunzioni anche dei chirurghi con aumento di un ulteriore posto rispetto alla precedente dotazione organica, cosa che consentirà all’ospedale di Spoleto, dopo oltre un decennio, di avere finalmente una guardia attiva chirurgica nelle 24 ore. Infine, si è completato l’organico medico della medicina e si stanno operando le ultime assunzioni anche dei Cardiologi permettendo anche il graduale completamento di tale dotazione organica.
Inoltre, tra gli altri investimenti ultimati ed in ultimazione, è da ricordare tutto il lavoro di ristrutturazione e messa a norma di spazi fisici dell’ospedale (quelli dell’emergenza e Pronto Soccorso in primis), l’avvenenda installazione di una nuova TAC donata dalla Fondazione Carispo con il mantenimento della TAC precedente (Spoleto non ha mai avuto 2 TAC), l’acquisto già in utilizzo del nuovo Robot Da Vinci di ultimissima generazione, ecc.
Insomma, il vento che spira all’ospedale di Spoleto, salvo evenienze del tutto particolari e specifiche di cui non si ha però conoscenza, è esattamente l’opposto di quello paventato nella dichiarazione riportata dai giornali. Dichiarazione che, peraltro, suona anche offensiva nei confronti del personale che invece consente sempre con preparazione tecnica, impegno professionale e umano di altissima qualità, di superare anche i momenti di difficoltà o carenza, peraltro immancabili occasionalmente in ogni struttura sanitaria al pari di ogni altra struttura, compresi i servizi e le strutture anche di tutti i Comuni.
In ogni caso, lo scrivente e i propri collaboratori restano sempre a disposizione del Sindaco di Spoleto, qualora lo stesso lo ritenga utile e lo ringrazieremmo per questo, portarci a conoscenza di problematiche non note alla scrivente Direzione.
E’ evidente, invece, che non possiamo esserlo per ogni singolo consigliere comunale essendocene oltre mille solo nel territorio aziendale, che bene farebbe però a non distogliere dal lavoro gli operatori durante l’orario di servizio a garanzia sia della sicurezza che della privacy dei pazienti stessi.
il Direttore Generale USL 2 (dr. Imolo Fiaschini)