Alla Rocca Albornoz il convegno per parlare di prevenzione. Il Sindaco de Augustinis:”Dobbiamo iniziare a ragionare in termini diversi, impegnandoci tutti di più sul fronte della prevenzione”
“Il sisma in Italia centrale: analisi multifattoriale in funzione della prevenzione”, questo il tema al centro del convegno svoltosi ieri alla Rocca Albornoz.
L’appuntamento, organizzato dalla Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e dall’Azienda Usl Umbria 2, con il patrocinio di Regione Umbria, Università degli Studi di Perugia e Comune di Spoleto, è stato un momento di confronto di particolare importanza, non solo per i relatori che si sono alternati nel corso dei lavori, ma anche e soprattutto per gli elementi di conoscenza e gli spunti di riflessione forniti circa le azioni da mettere in campo e le metodologie da seguire sul fronte della prevenzione sismica.
Un evento di primo piano, che ha visto la partecipazione delle massime autorità regionali e locali e di esperti di fama nazionale confrontarsi sulla gestione dell’emergenza, sul ruolo della Protezione Civile, sulle sinergie tra Servizio Sanitario e Protezione Civile per affrontare le maxiemergenze, sui traumi psicologici per la popolazione, sulla pianificazione urbanistica, ricostruzione e riqualificazione territoriale.
Tra gli interventi programmati nel corso della giornata, il prof. Umberto Moscato, Presidente S.It.I. Lazio, ha sottolineato l’importanza di una buona preparazione dei membri delle comunità civiche, soprattutto per prevenire i danni da terremoti.
Presente all’incontro anche il Sindaco Umberto de Augustinis:”Nel portare il saluto della Città, sento innanzitutto il dovere di ringraziare gli organizzatori e gli ottimi relatori oggi presenti. È chiaro che questo convegno si inserisce in un contesto regionale dove, periodicamente, si verificano scosse telluriche anche significative. Questo aspetto dovrebbe indurci a ragionare in termini diversi, mutando la nostra strategia sul tema, puntando ad esempio a formare una coscienza rispetto a questo tipo di evenienza, anziché concentrarsi solo all’azione dopo l’evento. Dico questo perché, diversamente, corriamo il rischio di far diventare ogni volta il terremoto un business per pochi e una sciagura per molti, mentre invece potremmo tutti impegnarci di più sul fronte della prevenzione”.
Sono intervenuti, fra gli altri Massimo Moretti, presidente S.It.I. Umbria, Iolanda Grappasonni, docente all’Università di Camerino, Umberto Moscato, presidente S.It.I. Lazio, Leila Fabiani, docente all’Università de L’Aquila.