“Nel 2017 la raccolta differenziata nel territorio comunale di Giano è stata del 61,8% (dati Arpa), quando solo nel 2013 eravamo al 70,2% (-8,4%); nello stesso periodo il costo del servizio è lievitato del 13,5%, da 546.737 a 624.148 euro (+13,5%): in questi dati c’è tutta la misura del fallimento dell’amministrazione di centrosinistra, che regala ai cittadini l’ecotassa regionale del 20%”.
È quanto dichiara Jacopo Barbarito, capogruppo di Centrodestra per Giano. “Nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza del Pd ha proposto una mozione per chiedere il riconteggio del dato del 2017, a fronte del mancato raggiungimento della soglia del 65% imposta dalla Regione. Un po’ poco per ovviare a una situazione disastrosa, che aveva sempre visto negli anni passati Giano dell’Umbria come uno dei Comuni ‘ricicloni’ per eccellenza. Non solo: nel 2018 l’obiettivo regionale sarà del 72,5% e, trovandoci ormai ad agosto, appare utopistico pensare di raggiungerlo. Incredibilmente in consiglio comunale si è fatto cenno, da parte della maggioranza, alla scarsa cultura ambientale di alcune etnie straniere residenti sul territorio, una considerazione banale e semplicistica, visto che dal 2013 la popolazione è aumentata di circa 80 residenti e anche allora Giano era il Comune dell’Umbria con la percentuale più alta di popolazione residente non italiana. La verità – conclude Barbarito – è che in questi anni non si è puntato adeguatamente su campagne informative mirate per tutta la popolazione, non sono stati fatti sufficienti controlli e sanzionati i responsabili e non si sono ottenuti livelli di servizio adeguati da parte del gestore per le criticità del territorio, tanto più a fronte di una azienda che ogni anno vanta utili importanti e che rappresenta fornitore di servizi del Comune”.