“Siete stati abbandonati per troppo tempo. E’ ora di mettere mano a tutto”
“Spoleto ha tante anime, come le sue frazioni: puoi seguirle meglio una per una, oppure puoi lasciarle al loro destino. Credo che, in questo momento, stiamo vivendo gli effetti di questa seconda scelta”.
Davanti a una sala affollata di partecipanti si è svolto l’incontro di Umberto De Augustinis con la cittadinanza di San Martino in Trignano, nella palestra comunale. Pacato come sempre ma come sempre puntuale, nel suo intervento il candidato sindaco di Laboratorio Spoleto, sostenuto da Rinnovamento e da tutto il centrodestra, ha affrontato le principali tematiche inerenti la popolosa frazione, sviluppatasi nel tempo attorno alle sue realtà industriali. “Il fatto che Spoleto abbia detto ‘arrangiatevi’ alle sue frazioni – ha detto De Augustinis – ha prodotto due effetti: da un lato ha fatto crescere nelle periferie la voglia di dire la propria ma, dall’altro, un’oggettiva carenza di servizi, anche di quelli centralizzati che dovrebbero essere per tutti”.
Tipico esempio di un rapporto non sano dell’amministrazione pubblica con la cittadinanza è lo Sportello del cittadino, per raggiungere il quale occorre superare barriere di vario genere, non solo architettoniche. “Tutti odiano lo Sportello cittadino. Lo avevano messo lì pensando di ravvivare centro e ora è solo fonte di problemi: è divenuto un ufficio inviso a tutti. È inevitabile – ha detto il candidato – che si trasferisca nuovamente e in un punto più pratico. Ma quando è stata fatta questa scelta che considerazione è stata data alle 102 frazioni di Spoleto?”
Dimostrando di conoscere molto bene la storia di San Martino in Trignano e di San Giovanni di Baiano, con la loro storia industriale così travagliata negli anni e le varie speculazioni subite, De Augustinis ha parlato apertamente della “mancanza di programmazione sul da farsi” da parte delle precedenti amministrazioni, che si sono affidate a soluzioni estemporanee basate su investimenti spesso improvvisati. Il risultato di questa non-politica è la grave crisi lavorativa in cui versa l’intera Alta Maroggia. “C’è poi la questione del Piano regolatore generale – ha aggiunto il candidato – bocciato malamente in sede giurisdizionale. L’Imu sui terreni, esagerata, aggiunge ulteriore incertezza alle famiglie di questo territorio: incertezza sulla proprietà, sul patrimonio familiare, sul futuro dei propri figli”.
Tutto ciò determina una condizione di “angoscia cittadina. Non si vive bene”. Il programma di De Augustinis prevede la cura dell’agglomerato urbano, dai marciapiedi al verde pubblico fino agli spazi per lo sport e per i giovani. “Soprattutto – ha detto il candidato – vogliamo i consigli frazionali, vogliamo cioè creare un centro in cui tutti gli interessati potranno informarsi per discutere dei problemi di ogni genere relativi alla frazione. Dai giardinetti all’inquinamento, che anche a Spoleto è presente e richiede misure urgenti da prendere subito. Ciascun cittadino deve essere messo nelle condizioni di poter seguire ogni progetto del Comune”.
De Augustinis ha poi sorpreso la platea con l’Agenda urbana: “Forse non lo sapete, ma tra i fondi destinati a Spoleto da questo progetto europeo importante non c’è nulla per le frazioni. Zero. Il nostro assessore Loretoni, persona valida che ha l’unico difetto essere ancora nell’amministrazione uscente, si sta dando da fare per Spoleto e le sue frazioni”. Lo stesso Loretoni, presente all’incontro, ha ricevuto gli applausi della platea.
Passaggi importanti anche sulla necessità di trasparenza dell’amministrazione – “basta con i bilanci che non si leggono e con variazioni del giorno dopo” – come anche sull’assetto politico e i rapporti con Roma, che sono fondamentali per spezzare l’attuale sudditanza di Spoleto nei confronti di Perugia. “Dopo lo scorso 4 marzo i parlamentari umbri possono fare da ponte con Roma per tutti quei centri non governati dalla sinistra”.
Infine, sollecitato sulla Vus e la raccolta differenziata, De Augustinis ha tranquillizzato tutti circa l’impossibilità che la Cementir si trasformi in un inceneritore, aggiungendo – a proposito dei 6 milini di euro che la partecipata costa al Comune di Spoleto – che “la situazione attuale non è accettabile. Dobbiamo andare a guardare nei bilanci Vus e lo faremo non appena eletti”.
(messaggio elettorale)