GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO 2025
CITTA’ DI SPOLETO
ATTESTATO DI STIMA E RICONOSCENZA A GRAZIANO SIRCI PER IL SUO TALENTO E LA SUA STRAORDINARIA VERSATILITA’ ARTISTICA, PER L’APPASSIONATA E FEDELE DEDIZIONE AL MONDO DEL TEATRO A CUI HA SAPUTO OFFRIRE UN PREZIOSO CONTRIBUTO IN VESTE DI ATTORE, MIMO E REGISTA. RAFFINATO INTERPRETE E ARTISTA DALLE RARE DOTI UMANE E PROFESSIONALI.
Grazie. All’Amministrazione del Comune di Spoleto e grazie al suo Assessore alla Cultura Danilo Chiodetti per questo attestato di stima e riconoscenza. La mia prima volta a teatro quaranta anni fa, a Trevi. Dovevo sostituire un attore della Compagnia Teatrale Arca, con la quale collaboro ancora oggi, fu quello il battesimo sulle tavole di un palcoscenico. Poi la formazione presso il Centro Universitario Teatrale di Perugia, quindi i primi lavori. Da allora tanti palcoscenici e tanti sipari. Grazie quindi alla città di Spoleto, una città che ha un valore immenso per me. E’ proprio a Spoleto che trentadue anni fa ha avuto inizio il mio percorso professionale, al Teatro Caio Melisso nel 1993 ho debuttato nel mio primo ruolo da attore professionista interpretando Zuniga nella Tragédie de Carmen di Peter Brook con la regia di Giorgio Pressburger, prodotta dal Teatro Lirico di Spoleto. In questa città ho avuto la bella ventura di lavorare con quasi tutte le realtà artistiche presenti. Col Teatro Lirico: come attore, mimo e assistente alla regia ho lavorato in tredici produzioni. Con il Festival di Spoleto: agli esordi come mimo in Onegin con la regia di Giancarlo Menotti e nel suo balletto Sebastian, quindi successivamente come coordinatore degli eventi e da dodici anni la mia presenza al Festival continua con la Fondazione Carla Fendi nel ruolo di regista collaboratore e assistente alla direzione artistica. Ho lavorato poi per il Festival Pianistico, l’Accademia della Fanta Fantascienza, l’Associazione Teodelapio, la Mama Umbria e in vari spettacoli prodotti proprio dal Comune di Spoleto. Sempre in questa città, ho avuto la fortuna di lavorare con tre dei suoi artisti contemporanei più amati: Pietro Biondi, l’amico fraterno Mauro Bronchi con il quale ho lavorato in quattro produzioni oltre alla meravigliosa esperienza con le storiche Sorelle Bandiera in Australia, infine con la poliedrica Anna Leonardi, fonte di ispirazione e di costruttivo confronto ancora oggi. Spoleto quindi come punto di partenza e tutt’ora l’appuntamento del cuore. Nel mezzo di questi trentadue anni, collaborazioni con il Ballet de Nancy, il Fringe Festival di Edimburgo, Segni Barocchi, la Sagra Musicale Malatestiana, il Festival Donizetti, il Teatro Lirico di Messina, la Fondazione Brunello Cucinelli, il Teatro Stabile dell’Umbria ed esperienze in Francia, in Giappone, in Austria, in Germania e nel Qatar.
Trentadue anni di professione che resistono ancora oggi, grazie ai diversi ruoli che ho avuto la felice occasione di poter rivestire: non solo attore, ma regista, direttore artistico del Teatro Civico di Norcia, insegnante in vari laboratori teatrali, oltre a molteplici collaborazioni con tantissime realtà umbre e per finire l’esperienza nel sociale grazie al mio lavoro con la compagnia Fragili Attrici dell’Istituto Mons. Bonilli di Trevi, impegno questo che rappresenta per me ora, un prezioso premio più che una fatica. Dunque ancora grazie a tutti voi e alla vita che mi ha concesso un palcoscenico così allargato in questa nostra splendida Regione, sulla quale il sipario non si chiuderà mai.