Scuole: Dottarelli e Profili critici con i piani del Sindaco

Sembra che il Sindaco Sisti consideri il Consiglio Comunale poco più che un mero spettatore delle sue decisioni, e questa è ormai una prassi consolidata del suo mandato! Questo atteggiamento, tipico di chi si considera “un uomo solo al comando”, emerge ancora una volta dalle dichiarazioni rese durante la conferenza stampa di fine anno della Giunta comunale.

In tale occasione, abbiamo appreso dai resoconti sulla stampa la volontà di demolire il polo scolastico di Villa Redenta e di delocalizzarlo in via Nursina, trasformando e forse ampliando la scuola media “A. Manzoni” in un polo scolastico per bambini e ragazzi da 0 a 13 anni. Questa proposta si aggiunge a una lunga serie di decisioni controverse e discutibili prese dalla Giunta negli ultimi tre anni, ma si distingue per la sua portata e le implicazioni di lungo termine.

Ci chiediamo: il Sindaco ha condiviso questa ipotesi con qualcuno prima di renderla pubblica? Ha valutato l’impatto sul traffico che un polo scolastico 0-13 anni genererebbe in via Nursina e nelle aree limitrofe? A nostro avviso, questa proposta è irragionevole, soprattutto se considerata insieme all’altra ipotesi annunciata: la delocalizzazione dello “Spagna” in via Visso.

Anche in quest’ultimo caso, non sono stati presentati progetti per affrontare il traffico che si verrebbe a creare in via Visso, via Pasquale Laureti e viale Marconi, né sono stati chiariti i fondi necessari per realizzare tali opere. Queste due scelte, oltre a generare potenziali criticità viarie, rischiano di infliggere un ulteriore colpo al centro cittadino. Spostare gli studenti delle scuole superiori, che si muovono autonomamente e rappresentano una fonte di vitalità economica per l’area di piazza Garibaldi, in periferia, e portare invece bambini sotto i 10 anni, che devono essere accompagnati dai genitori, non sembra una strategia sensata.

Insieme agli altri Consiglieri comunali, chiederemo di convocare al più presto un Consiglio comunale dedicato al tema delle scuole, già calendarizzato ma poi sospeso per la par condicio. Indipendentemente dagli obblighi di legge, scelte di questa portata, che influiranno sulla città per i prossimi 20-30 anni, devono essere condivise e discusse in modo approfondito.

 

Siamo consapevoli dell’importanza di una riflessione sul calo demografico e delle conseguenti necessità di razionalizzare il sistema scolastico, ma la soluzione proposta non ci convince. Se sarà necessario, metteremo in campo tutte le azioni possibili per bloccare una decisione che riteniamo dannosa per la città e per il suo futuro.

 

Spoleto 23 dicembre 2024

 

Alessandra Dottarelli

Gianmarco Profili

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