Eretici” di Mathias Martelli torna nei teatri umbri
Era una fresca sera di maggio quando lo spettacolo “Eretici: il fuoco degli spiriti liberi” ha debuttato in quel piccolo gioiello che è il Teatro Cucinelli a Solomeo. Allora un bravissimo ed emozionato Mathias Martelli, attore urbinate noto per le sue splendide interpretazioni di Raffaello e di Dante, ha trascinato il pubblico nelle spirali di fuoco di Inquisizioni antiche e moderne. Adesso la pièce “Eretici”, con qualche piccolo adattamento, è tornata nei teatri umbri, dove ha inaugurato la stagione del Teatro Nuovo di Spoleto.
Un grande Mathias Martelli, affiancato da tre giovani artiste, ci ha accompagnato indietro nel tempo fino all’epoca di Giordano Bruno e di Galileo, ci ha raccontato dei piedi sporchi dei personaggi di Caravaggio e del processo al povero pittore Paolo Veronese, ci ha fatto sentire la pena di streghe e perseguitati di ogni epoca. L’attore urbinate ha intrigato il pubblico per un’ora e venti, improvvisando inoltre un gustoso siparietto quando il cellulare di una signora delle prime file ha trillato come se non ci fosse un domani.
La lezione di Dario Fo si sente e Martelli, magistrale nell’utilizzare ogni sfumatura della propria voce, ci ha fatto ancora emozionare celebrando chi si è sacrificato in nome della libertà di pensiero. Forse quella maglietta con la scritta “Eretici”, con cui gli attori hanno ringraziato, dovremmo indossarla (metaforicamente) anche noi, nella consapevolezza che ogni ‘eresia’ è una scelta (in greco appunto ‘airesis’) che dovremmo fare senza paura, in nome di valori morali profondi e autentici.
Lucia Romizzi