Arriva a Spoleto la mostra itinerante “Trame longobarde”

  Spoleto ,  l’antica capitale dell’omonimo ducato longobardo, ospiterà, a partire da domenica 13 ottobre 2024, la nuova tappa della mostra itinerante “Trame longobarde. Tra architettura e tessuti”, iniziativa promossa dall’Associazione Italia Langobardorum.  

La mostra-dossier riproduce gli abiti dei Longobardi e ne esalta la bellezza e la complessità tecnica e decorativa, ed è stata inaugurata ieri domenica 13 ottobre  2024, alla presenza di Danilo Chiodetti, Presidente dell’Associazione Italia Langobardorum, presso il Museo del Tessuto e del Cotone, negli spazi dello storico Palazzo Rosari-Spada , dove rimarrà aperta al pubblico fino al 6 dicembre 2024.

L’esposizione si presenta al pubblico come uno straordinario lavoro di ricostruzione della vita quotidiana dei Longobardi, condotto sulla base dei dati archeologici, e accompagna il visitatore in un vero e proprio viaggio attraverso tessuti, abiti e monili prodotti da questa straordinaria civiltà che generò una felice sintesi tra l’eredità romano-classica e l’apporto culturale germanico nel periodo di transizione tra l’età tardoantica e l’Alto Medioevo.

Tutti gli abiti in mostra sono stati realizzati per metà con tessuti fatti rigorosamente a mano su telai orizzontali a licci riproducendo esattamente il numero dei fili di ordito e trama presenti al cm, nonché lo spessore degli stessi fili e le torsioni. L’altra metà degli abiti è stata realizzata impiegando una tela di cotone industriale proprio per sottolineare che il modello dell’abito riproposto è il frutto di contaminazioni scientifiche e di elaborazioni dei curatori.

I tessuti e le bordure sono stati realizzati nella Casa di Reclusione di Spoleto (Pg), dai detenuti del corso di tessitura, con i telai dell’IIS Sansi Leonardi Volta, dopo un meticoloso lavoro di studio e ricostruzione di trame e orditi desunti dalle scoperte archeologiche. La composizione dell’abito maschile e femminile è stata realizzata con attenti confronti iconografici uniti alle poche fonti letterarie (Historia Langobardorum di Paolo Diacono).

Il risultato è un’accurata proposta delle antiche tecniche di tessitura e di taglio e cucito dell’abito altomedievale. Sono rappresentati i diversi ceti sociali completati da accessori realizzati dai detenuti del Liceo Artistico ristretto. Il visitatore, condotto da icone equine e lance tra reperti dei secoli dal IV all’VIII, incontra i protagonisti di trame longobarde davanti a grandi fondali fotografici dei sette monumenti architettonici che compongono il sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.

La mostra, curata da Glenda Giampaoli e Giorgio Flamini, con il confronto scientifico di Donatella Scortecci, e realizzata grazie alle risorse della Regione Umbria, del Ministero della Cultura e dell’Associazione Italia Langobardorum, s’inserisce nel quadro delle iniziative promosse per diffondere la conoscenza della civiltà longobarda in Italia e del sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, comprensivo delle sette località distribuite in cinque Regioni italiane che custodiscono i segni architettonici più significativi del grado di civiltà raggiunto da questo popolo che giunse in Italia nella seconda metà del VI secolo.

L’Associazione Italia Langobardorum – formalmente costituita nel 2009 dai comuni di Benevento, Brescia, Campello sul Clitunno (PG), Castelseprio (VA), Gornate Olona (VA), Cividale del Friuli (UD), Monte Sant’Angelo (FG), Spoleto (PG) e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – è la struttura di gestione del Sito seriale, che si occupa di avviare, coordinare e monitorare le azioni di rete relative alla valorizzazione e promozione del sito UNESCO della civiltà longobarda, di cui fanno parte: l’area della Gastaldaga e il complesso episcopale a Cividale del Friuli (UD), il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), l’area monumentale con il Monastero di San Salvatore-Santa Giulia a Brescia, il castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio e Torba (VA), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG), il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (PG) e il Complesso di Santa Sofia a Benevento.
Per visite alla mostra a Palazzo Rosari-Spada dal venerdì alla domenica ore 10.30 – 13.00/ 16.00 – 18.30; a partire dal 26 ottobre 2024 sarà aperta il sabato e la domenica ore 10.30 – 12.30 / 15.00 – 17.30.

Per maggiori informazioni
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