Ristrutturazione Pala Vecchio: Per Grifoni uno spreco di soldi

Il consigliere Sergio Grifoni dice la sua sui costi della ristrutturazione del Vecchio Palazzetto. 7 milioni di euro per 390 posti. Ecco il suo comunicato.

COMUNICATO STAMPA

Qualcuno l’ha definita la cattedrale nel deserto. Ma non è nemmeno questa, visto che, rapportandola alla struttura clericale, è poco più che una chiesetta. Sto parlando della nuova palestra dello sport, che si ha la presunzione di chiamare Palazzetto, che nascerà sulle ceneri di quella esistente adiacente lo stadio comunale.                                                                  

Nell’ultimo Consiglio Comunale, la maggioranza di centro sinistra, ha dato il via libera alla ristrutturazione di tale immobile che, per mascherare lo spropositato costo, si integra con la rigenerazione dell’area circostante. Costruisco cioè casa insieme al giardino. Ciò che salta però subito all’occhio, è la spesa, e non investimento, che dovremo affrontare noi cittadini, ovvero più di sette milioni di euro.                                                                                                     

Qualcuno penserà ad una struttura particolarmente spaziosa e capiente. Niente di tutto questo!!! I posti a sedere che se ne ricaveranno, sono al massimo 390.                                       

Meno persone di quelle che occupano ogni anno la curva di Picchi per la Corsa dei Vaporetti. Facendo i conti della serva, sono all’incirca 18.000 euro di costo per ogni seggiolino installato. Nemmeno le vellutate poltroncine al Gran Theatre di Montecarlo costano tanto!!!                    

Soldi che abbiamo avuto a disposizione in maniera straordinaria e che difficilmente si ripresenteranno in futuro.                                                                                                   

Utilizzati per fare cosa??  Una struttura che non sarà ne carne, né pesce. 

Però ci hanno assicurato che è bella a vedersi e che è stato progettata da un famoso architetto. Nulla da ridire sulla magnificenza architettonica, ma a noi non serve solo la bellezza, ma l’utilità effettiva, per creare servizi ed occasioni di sviluppo per la città.                           

A Spoleto non abbiamo uno spazio al chiuso in grado di ospitare grandi eventi, concerti, competizioni sportive, esposizioni fieristiche, manifestazioni cioè di massa.                                        

Non siamo stati in grado di ospitare nemmeno le prove di un mega concorso per mancanza di strutture adeguate.                                                                                                                 

Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Assisi, Marsciano, Bastia Umbra, Orvieto, Gubbio, tutte, e dico tutte, hanno un palazzetto o simile in grado di accogliere più di tremila persone.  Noi no!!!!!!!                                                                                                                             

Queste città a noi vicine, con lungimiranza, si sono attrezzate per arrivare a tale risultato, fattore questo che farà aumentare il divario delle opportunità future fra noi e loro.  Un danno quindi irreversibile. Quali le giustificazioni della maggioranza?              Una delle tante è che, se si dovesse costruire un palazzetto da tremila posti, diventa poi difficile riempirlo. Un’altra è sulla non sufficiente capacità recettiva alberghiera.                                

Se avesse ragionato così a suo tempo il maestro Menotti, oggi non avremmo il Festival dei Due Mondi.

Mi resta difficile comprendere il perché la città, con in primis le Associazioni, al di là dei contesti istituzionali, non si ribelli a queste decisioni infelici e deleterie.

La palestra, e non palazzetto, di viale Martiri della Resistenza, poteva essere sistemata nell’essenziale, giusto cioè per far continuare la vocazione a cui era stata destinata, (l’ex sindaco De Augustinis aveva chiesto seicentomila euro per questo), utilizzando di contro i cospicui finanziamenti per la costruzione di una nuova struttura al di fuori del centro storico.  Non c’è però peggior sordo di chi non vuol ascoltare e, anziché riflettere sui contributi propositivi che vengono forniti dai banchi della minoranza, preferiscono andare alla ricerca di stiracchiate motivazioni di plausibilità per giustificare l’assurdo.-

 

Spoleto, lì 10 settembre 2024                          IL CONSIGLIERE COMUNALE

                                                                                  Sergio Grifoni

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