La prof di Italiano spiega Goldoni e la “Commedia dell’Arte” ed è amore a prima vista. La classe del quarto linguistico non ci pensa due volte e presa dal furore creativo decide di scrivere una commedia in dialetto spoletino sulle orme del drammaturgo veneziano.
Partecipano tutti e 28 e subito nascono i primi problemi: dove ritrovarsi per scrivere il copione? Ma tra mille difficoltà riescono comunque nell’impresa e sembrerebbe che il più è fatto.
La commedia c’è, i ruoli anche, gli attori pronti, manca soltanto un piccolo particolare: dove rappresentarla?
Gli spazi disponibili, anche i più economici, costano comunque troppo. Dove trovare almeno 1000 euro, per arrivare a quasi 2000 per un teatro? Nessuno sembra aiutarli più di tanto e ragazzi di 17 anni non sanno dove trovare tutti quei soldi.
Così quell’entusiasmo partito, starno a dirsi, proprio dai banchi di scuola cede il posto allo sconforto.
Eppure non siamo proprio noi adulti ad incolpare spesso i ragazzi di rimbambirsi il cervello sempre appiccicati al cellulare o al pc? Dove siamo adesso che potremmo aiutarli a realizzare il sogno di mettere in scena una loro opera teatrale per emulare il grande Goldoni?
Speriamo che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e magari conceda uno spazio teatrale “a prezzo super scontato” a questi neo amanti della recitazione prima che finisca l’anno scolastico, anche per far in modo che credano nei propri sogni e non vivano la frustrazione di vedere i loro sforzi cadere nel vuoto.
Comunque vada: bravissimi ragazzi!