Riceviamo e pubblichiamo il documento del Movimento 5 Stelle sull’Ospedale di Spoleto, diametralmente opposto a quello diramato dei consiglieri d’opposizione.
MOZIONE OSPEDALE SAN MATTEO DEGLI INFERMI DI SPOLETO E TERZO POLO OSPEDALIERO – M5S: “BOCCIARE IL DOCUMENTO SINONIMO DI DEBOLEZZA. INIZIA LA FINE DELLA TESEI”
Insistenza su fatti non corrispondenti alla realtà, voli pindarici e ignoranza sul tema sanità.
Questa la sintesi degli interventi dei Consiglieri Regionali di centrodestra e dei componenti della Giunta Tesei durante il Consiglio Regionale del 15 gennaio dove si è discussa la mozione sull’ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto e sul Terzo Polo Ospedaliero Regionale.
Un documento che chiedeva in primis il ripristino dei reparti dell’ospedale spoletino per riportarlo “come era prima” (cit.) della sciagurata e deleteria conversione in Covid Hospital datata ottobre 2020.
Inoltre gli impegni della mozione, chiaramente non compresa o semplicemente non letta dai rappresentanti di FDI e Lega che l’hanno bocciata senza mai entrare nella sostanza del testo, chiedevano di procedere comunque con l’integrazione tra Foligno-Spoleto-Valnerina, garantendo però dignità ai nosocomi e quindi al territorio tutto.
Non possiamo più tollerare un ospedale DEA di I livello che ancora ad oggi non ha una cardiologia H24. Che non ha anestesisti che possano garantire il normale svolgimento della chirurgia programmata e/o di emergenza. Che ha l’attività pediatrica solo ambulatoriale dalle 8 alle 20. Che vede chiudere ambulatori come la Pneumologia nonostante si voglia dare una connotazione geriatrica all’intero ospedale. Che vede la RSA chiusa per fare posto all’ospedale di Comunità, senza garantire comunque il servizio in altro luogo o modalità. Che si ritrova con un punto nascite chiuso nonostante abbia numeri superiori rispetto ad altri ospedali.
Eppure la Presidente Tesei, con la bocciatura della mozione per mano della sua maggioranza, ha deciso di voltare di nuovo le spalle a Spoleto, non comprendendo di fare un torto anche alla Valnerina e a Foligno. La prima perché si vede allontanare di chilometri il primo presidio ospedaliero capace di prendersi in carico negli anni passati situazioni di emergenza/urgenza, la seconda perché dovrà garantire i servizi per un bacino territoriale troppo ampio con il rischio di non riuscire.
Con la bocciatura di questo testo, che conferma la debolezza anche delle destre spoletine che non hanno neppure avuto il coraggio di prendere parte alla votazione della stessa mozione in Consiglio Comunale, siamo di fronte all’inizio della fine dell’era Tesei.
Come MoVimento 5 Stelle continueremo a dar seguito alle nostre parole con ogni azione possibile in ogni sede istituzionale e non, consapevoli che tutta la terra umbra saprà rialzare la testa contro chi sta devastando la sanità pubblica regionale.
– Thomas De Luca (Consigliere Regionale e Coordinatore M5S Umbria)
– Samuele Bonanni (Capogruppo Consiliare M5S Spoleto)
– Enrico Morganti (Consigliere M5S Spoleto)
– Agnese Protasi (Assessore M5S Spoleto)