I consiglieri Piccioni e Cintioli di “Insieme per Spoleto” diramano un comunicato sulla sanità pubblica in Umbria che di seguito pubblichiamo
COMUNICATO STAMPA SULLA SANITÀ IN UMBRIA
Dopo il parere espresso dal Ministero della Salute, parere tra l’altro tenuto ben nascosto, con l’atto di
delibera della Giunta che prevede la riorganizzazione delle rete ospedaliera regionale viene data l’ultima mazzata alla sanità pubblica regionale.
Bisognerebbe discutere il tema della sanità nella nostra regione ricordando di essere cittadini e non attraverso una visione di tifoseria politica.
Credevamo che l’esperienza data dell’emergenza Covid fosse servita come lezione per pensare ad un
modello di sanità pubblica potenziata ed efficiente.
Le scelte politiche della Giunta Regionale sono state di segno opposto ed il risultato, ormai evidente
anche a chi fa finta di non vedere, è stato la destrutturazione della sanità Umbra.
Non è questo un ragionamento dettato da animosità: è sufficiente provare a prenotare una visita per
rendersene conto oppure provare ad andare in un ospedale qualsiasi della nostra Regione.
La DGR appena adottata, tra l’altro neanche esecutiva e che rimanda ai tecnici l’attuazione della
stessa, oltre ad ufficializzare l’intervento diretto delle strutture private rischia di far tornare indietro di cinquant’anni la sanità nella nostra regione con gravi rischi per la salute dei cittadini.
Viene, tra le altre cose, istituito il c.d. Terzo Polo Ospedaliero che nei fatti depotenzia l’Ospedale di Spoleto nonostante le proteste dei cittadini e le rassicurazioni della Presidente della Giunta
Regionale.
L’ospedale del Comune più grande del cratere del sisma del 2016.
Nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo cercato di chiedere una ulteriore presa di posizione al Sindaco ma la nostra richiesta è passata sotto silenzio.
Non possiamo permetterci di perdere definitivamente l’ospedale di Spoleto e non possiamo permettere questo sfascio della sanità pubblica.
Per questo, accogliendo con piacere la nota dei gruppi di opposizione in Regione, chiediamo a tutti di lavorare per salvare la sanità pubblica nella nostra regione.
Svilire, depotenziare ed indebolire la sanità pubblica significa colpire il diritto alla salute e alle cure
soprattutto dei più deboli e dei più poveri. Crediamo che i cittadini abbiano il diritto di difendere le conquiste fatte nel corso di decenni ed abbiano il dovere di fermare questa destra che in Umbria sta rendendo il diritto alla salute, ma non solo, inaccessibile ai più deboli.
Giancarlo Cintioli
Paolo Piccioni