Riceviamo e pubblichiamo dal guppo consiliare Alleanza Civica:
Al peggio ed alla confusione non c’è mai fine.
Come gruppo di Alleanza Civica abbiamo depositato un’interpellanza per avere chiarimenti in merito alla situazione di A.Se Spoleto ed alla sua sopravvivenza.
Sul Ase abbiamo ascoltato tanti proclami, tante fantasiose idee non percorribili, nella realtà c’è solo confusione, ed una unica certezza, una volontà non dichiarata che è quella di chiudere la società stessa.
Scelta politicamente legittima della Giunta, ma si abbia il coraggio di dirlo.
Perché parliamo di confusione e volontà di chiudere la società?
Perché nella programmazione finanziaria del Comune non sono state previste le risorse necessarie per svolgere i sevizi nell’intero anno, tant’è che vengono fatti contratti tra Comune ed A.Se in modo inspiegabilmente retroattivo e per la durata dai 16 giorni ai 40 giorni, quindi senza certezze economiche, con tempi ridicoli di durata.
Come può l’amministratore Unico di A.Se fare una minima programmazione?
A questo aggiungiamo che gli verranno tolti i servizi della pubblica illuminazione così come previsto nella delibera voluta dagli Assessori Albertella e Protasi e che ha ricevuto il via libera della maggioranza in Terza commissione permanente.
Pratica su cui nell’ultimo consiglio comunale gli stessi della maggioranza hanno fatto mancare il numero legale. Al palazzo comunale, tutto è deciso, anche se all’A.Se probabilmente non sapevano nulla, e per questo si sono create delle fibrillazioni in maggioranza.
Questa decisione dell’Amministrazione di gestire la pubblica illuminazione attraverso dei privati, una RTI con dentro la Hera società Emiliana Romagnola, è maturata da settembre 2022.
La cosa in assoluto più inspiegabile, ed assurda, che dimostra la confusione più totale dell’amministrazione Sisti, è che il Sindaco insieme ai due assessori proponenti, nell’aprile di quest’anno, in contraddizione con quanto stanno facendo con la delibera valutata in
commissione, hanno dato il via libera ad Ase per acquistare per 70 mila euro più iva, una piattaforma aerea per la manutenzione della pubblica illuminazione.
Servizio della pubblica illuminazione che da quanto riportato nella delibera discussa in Commissione verrà tolto ad A.Se.!
Noi francamente non comprendiamo tali comportamenti.
E come ci è stato detto da qualche consigliere di maggioranza, noi non conosciamo cosa c’è dietro ed il grande lavoro che stanno facendo.
Questo nel nostro ruolo ci può stare, l’importante sarebbe che loro ne siano coscienti e consapevoli. Ma se è vero che faranno un “appendice” alla delibera, abbiamo dei dubbi che puro loro abbiano tutto chiaro.
Confusione, che secondo noi, mette in serio rischio i lavoratori di A.Se nel presente e soprattutto per il futuro.
Alessandra Dottarelli
Gianmarco Profili