Stamattina è stato effettuato il trasloco del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Spoleto.
A questo punto è naturale domandarsi se le dichiarazioni del Sindaco del 25 Agosto davanti all’Ospedale di Spoleto fossero sostanza o pura apparenza. Il suo è stato un duro e concreto attacco contro la volontà di smantellare il reparto di Ostetricia e Ginecologia e quindi il punto nascite del nostro Ospedale come tutti speravamo o un’operetta da teatrino nella quale i cittadini presenti sono stati tutti presi in giro? Il Sindaco ha effettivamente inviato alla Regione la lettera di diffida al trasloco del reparto come aveva dichiarato quella mattina anche ai microfoni dei vari giornali?
E’ evidente che la presa di posizione del Sindaco fosse tardiva, ma quello che le sue parole di diffida fossero gettate al vento come è spiegabile?
Non vogliamo e non possiamo pensare che quella del 25 Agosto davanti all’Ospedale e all’interno del reparto di Ostetricia e Ginecologia fosse solo un inizio di campagna elettorale in prospettiva europea o regionale dalla quale non ci si aspettasse alcun risultato, perché tutti i cittadini presenti invece quel risultato lo vogliono e ci credono fermamente!
Sembrava scontato che davanti alla diffida di un Sindaco di una delle Città più importanti dell’Umbria a traslocare il reparto di Ostetricia e Ginecologia (se tale lettera fosse stata effettivamente inviata) la Regione e la USL avrebbero dovuto fare, se non subito un passo indietro, almeno un incontro con l’amministrazione comunale prima di effettuare una qualsivoglia azione.
Invece niente, le parole del Sindaco non sono state nemmeno ascoltate e si è proceduto all’effettuazione del trasloco del reparto!
A questo punto delle due l’una: o una totale mancanza di rispetto istituzionale e di riconoscimento del ruolo del Sindaco di una Città, alla quale deve assolutamente ed immediatamente seguire un sussulto di orgoglio dello stesso Sindaco o un’unità di intenti alla quale deve seguire un sussulto di orgoglio della Città stessa.
E mi rivolgo a tutti i cittadini di Spoleto, a tutte quelle donne che come me hanno partorito nell’Ospedale di Spoleto e i cui figli risultano essere nati a Spoleto a quelle giovani coppie che pensano di avere presto dei figli, ai ragazzi di Spoleto che si vedono portare via il proprio futuro e l’identità della Città in cui vivono.
Chiediamo al Sindaco di fare immediatamente chiarezza sull’accaduto ed esortiamo tutti, ma proprio tutti a non perdere la speranza e a lottare ancora per la propria Città partecipando compatti alla manifestazione del 23 Settembre.
Spoleto Futura