Spoleto, bando regionale penalizza i servizi socio-sanitari: “La Tesei faccia un passo indietro”

COMUNICATO STAMPA DEI GRUPPI CONSILIARI DI MAGGIORANZA DEL COMUNE DI SPOLETO SUL BANDO REGIONALE CHE PENALIZZA I SERVIZI SOCIO SANITARI
“LA PRESIDENTE TESEI FACCIA UN PASSO INDIETRO”
 
I gruppi consiliari di maggioranza del Comune di Spoleto esprimono preoccupazione per il progetto regionale che punta chiaramente a smantellare il sistema socio-sanitario umbro e in particolare nell’area spoletina.
 
Il bando di gara per l’affidamento dei servizi territoriali della Usl Umbria 2, pubblicato il 30 giugno scorso, ovvero il giorno prima dell’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti che vieta l’assegnazione al massimo ribasso, è la palese dimostrazione dello scellerato piano di negare al nostro territorio il diritto alla cura e all’assistenza secondo i dettati costituzionali.
 
Il bando, che appunto prevede punteggi di assegnazione mediante la procedura del massimo ribasso, aggiudica i servizi per solo sei mesi, prorogabili di volta in volta, nonostante l’Usl abbia avuto ben due anni per la sua emanazione.
 
Come già specificato dalle centrali cooperative e dai sindacati, troviamo in primis illogica la suddivisione scelta per i lotti: uno unico nel territorio Umbria Sud (Terni) mentre due nel territorio Umbria Nord (Spoleto e Foligno), considerando tra l’altro che la somma economica di quest’ultimi è inferiore all’unico lotto del ternano.
 
Comparando i capitolati dei nostri lotti 1 e 2 a quello del lotto 3 emerge inoltre la totale indeterminatezza di contenuto dei primi. Da nessuna parte infatti, per nessun servizio, vengono fornite indicazioni in merito alla quantità delle prestazioni richieste/ore e rapporti operatori utenti presenti invece nel lotto 3. Risulta quindi impossibile, per i concorrenti, formulare una corretta,
adeguata e consapevole proposta economica in quanto mancano i dati essenziali per poterla quantificare. Anche la fatturazione è diversa tra i vari lotti, introducendo la decurtazione della base d’asta quando non si arrivi a saturazione.
 
I criteri di valutazione delle offerte tecniche previsti per il lotto 1 (partenariato con enti del terzo settore) risultano sostanzialmente
inutili e incapaci di differenziare la qualità delle offerte presentate.
Il meccanismo previsto infatti, che non aggancia il punteggio né al numero delle esperienze di partenariato con enti del terzo settore e/o altre associazioni e né alla territorialità di dette esperienze, fa sì che chiunque possa dimostrare anche una sola collaborazione in essere da almeno 4 anni, anche in un territorio del tutto differente da quello relativo ai servizi oggetto di gara, si assicuri il massimo punteggio esattamente come chi può invece dimostrare molteplici esperienze radicate sul territorio.
 
Tutto fa pensare che si voglia favorire l’ingresso di soggetti estranei alla realtà umbra. E i sopralluoghi effettuati da rappresentanti di realtà provenienti da Lombardia, Veneto e Puglia avvalorano questa tesi.
La Presidente Tesei sta pagando pegno a chi ha sostenuto la sua elezione? Se sì, lo sta facendo in maniera spregiudicata smantellando la sanità e i servizi socio-sanitari territoriali umbri che erano un esempio per l’Italia.
 
Tutti i Consiglieri Comunali di maggioranza sono, senza se e senza ma, a fianco ai lavoratori del territorio che da anni si impegnano nei servizi territoriali socio-sanitari con professionalità e dedizione. Consapevoli che questa gara non sarà sicuramente migliorativa per le loro condizioni di lavoro, cogliamo con responsabilità il loro grido di allarme.
Prendendo atto della denuncia di sindacati e centrali cooperative, e ringraziando i Consiglieri Regionali che pubblicamente si sono opposti a questo ennesimo colpo contro la sanità pubblica e l’assistenza del nostro territorio, solleciteremo tutti gli amministratori comunali di Spoleto a produrre gli atti utili, anche sul piano giuridico, affinché il bando in questione venga annullato.
 
PARTITO DEMOCRATICO SPOLETO
CIVICI X SPOLETO
MOVIMENTO 5 STELLE SPOLETO
ORA SPOLETO