Riceviamo e pubblichiamo da Movimento 5 Stelle Spoleto:
Poco più di un mese fa in Consiglio Comunale approvammo una mozione presentata dal Sindaco Andrea Sisti che proponeva di rivedere i parametri del DM 70/2015, cioè di quel documento che definisce i numeri di gestione degli ospedali e dei reparti ospedalieri, per le aree svantaggiate quali quelle del cratere dovute al sisma del 2016.
La mozione vide il voto favorevole della maggioranza consiliare e dei gruppi Insieme per Spoleto e Spoleto Futura/Forza Italia.
Gli altri gruppi? Votarono tutti contrariamente. “Parlare del DM70 dentro il nostro Consiglio Comunale mi sembra un po’… di allargarsi” disse la Consigliera Dottarelli di Alleanza Civica. “Cambiare il DM70? Una richiesta assurda. Rischiamo di fare la figura del Don Chisciotte. Ripensateci, perché non facciamo una bella figura all’esterno” commentò invece il Consigliere Sergio Grifoni di Obiettivo Comune. “Qualcosa di totalmente inutile, totalmente pretestuoso” dichiarò invece il Consigliere Diego Catanossi di Spoleto 2030.
Di fatto venne creato un precendente: per la prima volta in questa legislatura, sui temi della sanità e dell’ospedale di Spoleto, è stato troncato quel rapporto di unità politica, delineando di conseguenza una netta divisione che non aiuta di certo la nostra città.
Già allora criticammo tale scelta, ma oggi qualcosa è cambiato. Perché quella stessa mozione, che prendeva spunto da un’interrogazione parlamentare della deputata M5S Emma Pavanelli, è stata presentata anche dai gruppi di opposizione in Consiglio Regionale.
Ebbene, gli stessi partiti regionali che fanno riferimento alle destre di Spoleto hanno votato favorevolmente alla proposta trovando quindi l’unanimità in fase di approvazione.
Un voto che di fatto sconfessa le reazioni avute dai consiglieri comunali di destra e che non giustifica il comportamento avuto nei confronta della proposta.
Apprendiamo comunque che queste forze politiche hanno suggerito ai loro rappresentanti regionali di emendare la mozione inserendo la richiesta di finanziamenti ad hoc da parte del Ministero. Richiesta comunque tardiva e che poteva essere protocollata direttamente a Spoleto.
Invece, i veri “Don Chisciotte” della sanità locale hanno preferito barricarsi dietro le loro convinzioni, perdendo l’occasione di trovare una Spoleto più unita e forte.
È un peccato, ma almeno gli spoletini ora avranno le idee più chiare su chi si sta spendendo con qualunque mezzo per la tutela della sanità pubblica e la salvaguardia del nostro ospedale e su chi invece ancora continua ad appoggiare totalmente le scelte e la visione della Tesei e di Coletto.
Come MoVimento 5 Stelle, convinti della bontà delle nostre azioni, andremo avanti e già oggi annunciamo che nelle sedi opportune chiederemo conto alla Regione e al Ministero su come mai l’Umbria non si sia avvalsa della “sospensione dei termini in materia di sanità” come definito dall’art. 17 bis del decreto legge 8/2017.
Agevolazioni queste per tutti i territori colpiti dal sisma 2016, usufruita dalle altre regioni ma non dalla nostra.
Samuele Bonanni (Capogruppo consiliare Movimento 5 Stelle Spoleto)
Enrico Morganti (Consigliere comunale Movimento 5 Stelle Spoleto)
Agnese Protasi (Assessore Movimento 5 Stelle Spoleto)