Riceviamo e pubblichiamo da: asa Rossa, ADOC Spoleto, Difendiamo Spoleto, NO Sanità privata e convenzionata, Comitato S.O.S. verde pubblico.
DOMENICA 2 APRILE SI TORNA A PROTESTARE al SAN MATTEO, appuntamento al piazzale della palazzina Micheli alle ore 10.
Alla manifestazione promossa dal Comitato di Strada per la salute pubblica PARTECIPANO:
LE ASSOCIAZIONI: Casa Rossa, ADOC Spoleto, Difendiamo Spoleto, NO Sanità privata e convenzionata, Comitato S.O.S. verde pubblico.
I SINDACATI: USB Umbria, CUB Umbria, COBAS Umbria
LE ORGANIZZAZIONI POLITICHE: PRC, PCI, PaP, Fronte Comunista -FGCI
Nei prossimi giorni verranno comunicate le nuove adesioni.
NULLA E’ PERDUTO SE IL MOVIMENTO POPOLARE PER LA RIAPERTURA DI TUTTI I REPARTI PRE COVID DEL SAN MATTEO NON SI FERMA. NESSUNA PAURA, SONO LORO CHE CI DEVONO TEMERE.
QUELLO CHE SUCCEDE A SPOLETO E’ LA CONSEGUENZA DELLA TRASFORMAZIONE IN AZIENDA DELLA SANITA’ PUBBLICA CHE HA SPALANCATO LE PORTE ALLA SANITA’ PRIVATA.
A esserne colpiti sono tutte le realtà ospedaliere regionali, in maniera diversa a seconda della protezione politica che hanno avuto nella istituzione regionale e della forza economica del territorio. Così Spoleto, come Amelia, Pantalla, Città della Pieve sono tra i più colpiti.
Aziendalizzare significa, subordinare la salute ai bilanci delle ASL riducendola a merce.
E’ un processo iniziato 30 anni fa, che ha subito una accelerazione con l’arrivo del Covid utilizzato come cavallo di Troia per arrivare a cancellare servizi fondamentali, ospedalieri e territoriali.
Il prezzo dell’aziendalizzazione viene pagato anche dai lavoratori della sanità pubblica che vengono sottoposti a carichi di lavoro e orari a volte disumani. E non solo, fa parte di questa politica aziendale la negazione dei diritti sindacali e della persona. Minacce, provvedimenti disciplinari e licenziamenti, sono armi usate sistematicamente dalle Direzioni Aziendali per tappare la bocca ai lavoratori.
I tagli alla sanità pubblica per miliardi di euro sono la conseguenza delle scelte neoliberiste messe in campo dai governi di ogni colore nel XXI secolo.
Ai governi regionali spetta il compito di applicare questa ricetta nelle zone di loro competenza.
NO AL PROGETTO DEL TERZO POLO OSPEDALIERO DELLA REGIONE UMBRIA
IL TERZO POLO OSPEDALIERO, COSI’ COME E’, RAPPRESENTA LA MODALITA’ CON LA QUALE TUTTA L’EMERGENZA URGENZA: CHIRURGICA, MEDICA (con la cardiologia h 24), TRAUMATOLOGICA; LA MATERNITA’ OSTETRICIA E PEDIATRIA, l’intensiva UTIC E UN PRONTO SOCCORSO OPERATIVO (oggi quello di Spoleto è ridotto a luogo di smistamento) DEL SAN MATTEO, VENGONO TRASFERITI AL SAN GIOVANNI BATTISTA DI FOLIGNO.
La effettiva presenza e capacità operativa di tutti i servizi dell’emergenza urgenza e il ripristino di tutte le attività pre-covid rappresentano il passo necessario alla difesa della sanità pubblica del territorio Spoleto Valnerina.
IL MOVIMENTO POPOLARE CRESCIUTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI TORNA IN CAMPO PIU’ DETERMINATO CHE MAI E MANDA UN MESSAGGIO UNIVOCO AL GOVERNO REGIONALE: NON VI LIBERERETE DI NOI, SAREMO NOI A LIBERARCI DI VOI!