Caos scuole sulla comunicazione della chiusura di questa mattina

Pubblichiamo la lettera aperta di un genitore a Spoleto7Giorni

Ieri sera, poco dopo le 23, sul sito del Comune di Spoleto e sulla pagina Facebook dello stesso, è apparso l’avviso relativo alla rottura di una conduttura dell’acquedotto dell’Argentina e alla conseguente interruzione del servizio idrico in tutto il Comune di Spoleto. Si lascia intuire che il danno è così grave da coinvolgere anche i comuni di Castel Ritaldi e Campello.
Sullo stesso comunicato si specifica che “È in corso l’intervento dei tecnici di Valle Umbra Servizi Spa che stanno operando sul posto per ripristinare il servizi” e che “non è possibile definire le tempistiche dell’intervento e, quindi, il ripristino stesso del servizio”.
Poiché ovviamente è impossibile tenere aperti gli edifici scolastici in queste condizioni, dal momento non può essere garantito il rispetto delle norme igIenico-sanitarie, lo stesso comunicato giustamente specifica che:
“Vista l’impossibilità di garantire fin d’ora tempi certi di riattivazione del servizio, Andrea Sisti Sindaco sta disponendo, con apposita ordinanza, la , “.

Immaginiamo che all’ora della pubblicazione del comunicati molti allievi delle scuole di Spoleto fossero già a letto e non necessariamente sui social o sul Web. Magari anche non tutti i genitori sono venuti a conoscenza della notizia, data l’ora tarda della comunicazione.

Cosa ci si sarebbe aspettati?
1) Una ordinanza del Sindaco, pubblicata sul sito del Comune e ribattuta da tutti i social nelle prime ore del mattino.
2) Una comunicazione tempestiva sul sito e sui social della scuola per avvisare gli studenti.

Secondo l’avviso di diversi di noi genitori le comunicazioni ufficiali sarebbero dovute essere pubblicate prima della partenza dei pullman, si’, i pullman perché molti allievi, soprattutto delle scuole superiori spoletine, vengono dalla da Norcia, Cascia, Cerreto e da altre località della Valnerina.
Così non è stato. Si è scatenato il caos. Allievi e genitori si sono ritrovati nell’incertezza. La scuola era aperta oppure no? Inutili le chiamate ai centralini degli istituti, zero notizie sulle pagine delle scuole, fino alle otto, quando è arrivata la notizia certa della chiusura.
L’ordinanza del Sindaco è giunta solo verso le 8.30, quindi dopo l’orario di entrata degli Istituti.

Molti studenti, anche delle prime classi delle superiori, non informati, sono stati “cacciati” e sono rimasti in attesa del pullman per casa.

Secondo noi sarebbe stata forse auspicabile una maggiore tempestività delle comunicazioni da parte delle istituzioni, comprese quelle scolastiche.