Irène Némirowsky, “Tempesta in giugno”, Adelphi, 2022
Nel 1942 Irène Némirowsky, una famosa scrittrice ucraina che viveva in Francia da più di 20 anni, viene arrestata e deportata a Auschwitz, dove morirà un mese dopo. Aveva 39 anni. Anche suo marito non tornerà mai dal lager. La loro colpa era quella di essere ebrei. Solo che Irène più volte il mondo ebraico lo aveva dissacrato nei suoi libri.
Le due figlie saranno portate in salvo dalla governante, in una rocambolesca fuga attraverso la Francia invasa dai nazisti. Le due bambine avevano con sé una valigia, che conteneva l’ultimo manoscritto della madre, anche se loro ancora non lo sapevano.
Solo molti anni dopo quella valigia fu aperta e la figlia Denise, ormai anziana, decise di trascrivere il romanzo inedito della madre, redatto con una grafia miniaturistica e con una penna di colore azzurro. Quel manoscritto, pubblicato nel 2004 con il titolo di “Suite Française”, è diventato uno dei più famosi bestseller degli ultimi anni. La casa editrice Adelphi ha così tradotto in italiano tutti i romanzi di questa grandissima autrice, che ci ha lasciato un quadro vivido della società europea tra le guerre e ci ha consegnato personaggi indelebili, magistralmente tratteggiati a livello psicologico.
Nel frattempo una giovane studiosa italiana, Teresa Lussone, ha scoperto che della prima parte di “Suite Française” esisteva una versione più recente, dattiloscritta e corretta da Irène stessa. “Tempesta in giugno” è la traduzione di quella prima parte.
Questo romanzo ci proietta nel grandioso scenario dell’esodo dei francesi da Parigi e dalle altre città occupate dai tedeschi nel 1940. Una galleria di personaggi, una girandola alternata di meschinerie e di umanità, sogni che si spezzano e equilibri da ricostruire. Un romanzo corale di sconvolgente attualità.
Lucia Romizzi
Nel prossimo appuntamento di Spoleto7Libri avremo la bellissima intervista a Teresa Lussone, colei che ha ritrovato il dattiloscritto perduto. Teresa è stata infatti così gentile da rispondere alle nostre domande. Nel frattempo perdetevi nella magia delle pagine di Irène Némirowsky…