Immagini fotografiche e testi di Serafino Amato raccontano, in un volume dal titolo “Arrocco 2021-2022, Spoleto alta//bassa” (112 pagine, Ed. Nuova Eliografica Fiori, 2022), il presente di una città “luogo ricchissimo di testimonianze e di passaggi millenari” con “una visione non ‘mitologica’ di una realtà che “anche nel breve arco di tempo di un trentennio ha avuto evidenti trasformazioni”.
L’opera, pubblicata in collaborazione con RAI Per il Sociale e Rai Umbria, sarà presentata a Spoleto martedì 21 giugno 2022, alle ore 17:30 nella Biblioteca comunale “G. Carducci” (Palazzo Mauri, Via Brignone, 1). Porteranno il loro saluto il sindaco della Città di Spoleto, Andrea Sisti, e il direttore di Rai Per il Sociale, Giovanni Parapini. Inoltre, sono previsti interventi di Mario Bravi (segretario generale SPI CGIL Perugia) e dell’architetto Giorgio Flamini. Conclusioni: Danilo Chiodetti, assessore comunale allaValorizzazione delle culture, della qualità e della bellezza della città e del territorio. L’attore Claudio Trionfi leggerà alcuni brani estratti dal libro.
A sostanziare lo sguardo sul presente, il volume “Arrocco 2021-2022. Spoleto alta//bassa”, oltre ad un testo letterario di Lorenzo Pavolini, una memoria di Pino Donghi sull’evento “Spoletoscienza” (1989-2011) e ad interventi di sintesi storica sulla città di Antonella Manni, viene riportata una raccolta di interviste sul tema del lavoro in rapporto al territorio spoletino.
Questo progetto, come afferma lo stesso autore nel sottotitolo, si configura come un “breve viaggio fra realtà perdute e sogni minimi al solstizio della Pandemia”. Tra le pagine si susseguono “passaggi di persone ed eventi durante il Festival dei due Mondi”, ma anche “operai senza più lavoro” o lavoratori “atipici”. Restituendo, in sostanza, uno spaccato antiretorico dello stato attuale colto con sguardo eccentrico, interpretato in modo personale, arbitrario, ma comunque veritiero. Una città come paradigma di un mondo sottoposto alla sfida di cambiamenti epocali.
“Nato in un periodo storico di grande confusione – scrive Serafino Amato -, questo progetto ci ha obbligato a una rilettura degli eventi e degli effetti prodotti a cavallo degli ultimi due anni. Il libro è stato avviato nel giugno 2021 in un momento in cui la pandemia da Covid-19 sembrava al ‘solstizio’, una parola che pareva malauguratamente o ottimisticamente porci solo a metà di una soluzione. Nel frattempo, tra il febbraio ed il marzo 2022, altre sono diventate le questioni che hanno iniziato ad occupare la nostra quotidianità ponendoci di fronte ad un’evenienza tragica quanto o più del virus.
Una guerra in corso avrebbe consigliato di cambiare quantomeno il sottotitolo apposto in copertina, ma abbiamo deciso di non modificare nulla, considerato che difficilmente un evento si attraversa nella sua interezza e si possono portare dentro di sé unicamente frammenti di quella ‘contingenza’ che si chiama vita. Se una certa eterogeneità dei testi parrebbe allontanare dalle questioni di un presente locale, in una modalità poetica, pensiamo però possano offrire un itinerario nel territorio, in una sequenza che, partendo dalla flora e dalla fauna, conduce ad un’osservazione ravvicinata della città di Spoleto, della sua storia, per approdare infine alle ‘politiche’ attività umane e sociali”.