SABATO 28 MAGGIO 2022, ore 9:30, Rocca Albornoz – Sala Antonini – SPOLETO
Intervengono Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera e Mino Lorusso, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria
partecipano 100 ragazzi del Corso propedeutico di Giornalismo “Walter Tobagi” alunni delle scuole medie superiori di Spoleto
Sabato 28 maggio 2022 Spoleto ricorda il giornalista Walter Tobagi con una conferenza a partire dalle ore 9:30 nella sala Antonini della Rocca Albornoziana di Spoleto. L’evento, valido per l’acquisizione di crediti formativi per gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti, coinciderà con la cerimonia conclusiva della XVII edizione del Corso “Walter Tobagi”, organizzato dall’Associazione Amici di Spoleto onlus in collaborazione con il Comune di Spoleto, per ricordare la figura del giornalista del Corriere della Sera, nato nella frazione di San Brizio di Spoleto e ucciso a Milano il 28 maggio 1980 da un “commando” di terroristi facenti capo alla Brigata XXVIII marzo.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la Rocca Albornoz – Museo del Ducato di Spoleto e con l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, sarà introdotta da Candia Marcucci, presidente dell’Associazione Amici di Spoleto onlus e da Paola Mercurelli Salari, direttrice della Rocca Albornoz – Museo del Ducato di Spoleto, interverrà Giangiacomo Schiavi, editorialista del Corriere della Sera, per “un’analisi del giornalismo di ieri e di oggi attraverso l’esempio e il metodo di Walter Tobagi” e Mino Lorusso, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, sul tema de “L’eredita’ di un grande giornalista italiano come Walter Tobagi e le prospettive del giornalismo di domani”. All’incontro, aperto al pubblico, sarà presente il sindaco del Comune di Spoleto Andrea Sisti, Luigina Renzi, assessore alla formazione del Comune di Spoleto, il presidente della Valle Umbra Servizi, Vincenzo Rossi,e i dirigenti scolasticiRoberta Galassi e Mauro Pescetelli.
Essenziali sostenitori del progetto e del corso “Walter Tobagi” sono la Fondazione Carispo e laFondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini. Come sempre, è attiva una collaborazione con la Curia Arcivescovile della Diocesi di Spoleto-Norcia e grazie alla sede Rai di Perugia i ragazzi coinvolti nell’iniziativa sono stati seguiti nella realizzazione di un TG Spoleto.
Il Corso, rivolto alle ultime classi delle scuole medie superiori, ha visto la partecipazione di circa cento ragazzi dell‘Istituto Alberghiero “Giancarlo De Carolis” con le tre classi delle insegnanti Emanuela Valentini Albanelli, Beatrice Emili e Simona Del Bello; e di tre classi dell’Istituto di istruzione superiore “Sansi Leonardi Volta” (Liceo scientifico) attraverso la formula dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Pcto), referente la professoressa Paola Salvatori (3A) con le insegnanti Federica Moretti (3B), Stefania Mercuri (3D), grazie alla rinnovata convenzione tra la scuola e la Valle Umbria Servizi s.p.a. All’interno di questo particolare ambito i ragazzi hanno elaborato una pubblicazione giornalistica, come allegato dello Speciale Giovani del bollettino dell’Associazione Amici di Spoleto “Notizie da Spoleto”, dedicata alle attività e ai progetti sul territorio della stessa Valle Umbria Servizi sotto la supervisione del tutor Moreno Marionni.
Il Corso propedeutico di giornalismo “Walter Tobagi” si è sviluppato in un laboratorio di giornalismo scritto per gli allievi della prima annualità, mentre la seconda annualità del Corso ha effettuato un seminario sul giornalismo online realizzato in collaborazione con USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) tenuto da Sara Cipriani (consigliere Uspi e direttore Tuttoggi.info), il quale si è affiancato ai laboratori di giornalismo radiofonico (tenuto da Francesco Carlini) e di giornalismo televisivo, introdotto dalla giornalista Antonella Marietti del Tg regionale della Rai ed il supporto tecnico di Alessandro Pratelli.
Il Corso, coordinato da Antonella Manni con Antonella Proietti del Comune di Spoleto, insieme a Davide Fabrizi dell’ufficio stampa del Comune di Spoleto, per la prima annualità ha proposto incontri con giornalisti professionisti di testate nazionali e regionali: Dacia Maraini, Pietro Del Re inviato di guerra de “La Repubblica”, Riccardo Regi (direttore VivoUmbria.it e già vicedirettore del Corriere dell’Umbria), Fabio Luccioli (direttore Radio Gente Umbra), Italo Carmignani (caporedattore de Il Messaggero Umbria), Filippo Casciola (corrispondente Agenzia Ansa), Massimo Sbardella (Gruppo ed. L’Espresso e Tuttoggi.info) e Francesco de Augustinis che ha presentato ad alcune classi il suo docu-film “One earth. Tutto è connesso” oltre a Davide Fabrizi dell’Ufficio Stampa del Comune di Spoleto che ha tenuto una lezione sulla comunicazione istituzionale.
Per la fine del Corso i ragazzi hanno prodotto un numero speciale di “Notizie da Spoleto”, bollettino dell’Associazione “Amici di Spoleto”, mentre i partecipanti alla seconda annualità hanno realizzato uno Speciale TG Spoleto. I lavori svolti dalle scuole coinvolte nel Corso propedeutico di giornalismo “Walter Tobagi” saranno presentati nell’ambito dell’evento che si terrà sabato 28 maggio 2022, ricorrenza della uccisione di Walter Tobagi.
In occasione della cerimonia conclusiva, all’autore (o agli autori) dell’elaborato ritenuto più incisivo e originale tra quelli realizzati dai ragazzi del Corso “Tobagi” della prima annualità (giornalismo scritto), l’Associazione Amici di Spoleto attribuirà un riconoscimento in ricordo di Dante Ciliani, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria prematuramente scomparso. All’elaborato che sarà ritenuto dai coordinatori di particolare interesse, verrà invece attribuito un riconoscimento in ricordo di Walter Tobagi.
Quale tema conduttore degli elaborati, quest’anno, in accordo con il Comune di Spoleto si è proposta una citazione tratta dal libro di Dacia Maraini, La scuola ci salverà, p. 64: “[…] la democrazia è complicata e fragile. Basta poco per trasformarla in larvata tirannia o in una oligarchia camuffata da democrazia. Difendere i propri interessi è legittimo, ma spesso non siamo capaci di riconoscerli. Ci innamoriamo delle mode, delle cose sentite e ripetute senza controllare l’origine e ci lasciamo intrappolare nella mala gestione del bene pubblico”.