Spoleto, Usl 2: “Nessuna presenza di legionella nella rete idrica dell’ospedale”

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“Nessuna presenza di legionella nella rete idrica dell’ospedale di Spoleto. Effettuati interventi programmati di manutenzione agli impianti di purificazione delle acque. Parametri microbiologici nella norma in tutti i reparti”

 L’azienda Usl Umbria 2, in risposta a dichiarazioni di un esponente politico riportate a mezzo stampa e ritenendo quindi doverosa una informazione puntuale alla comunità cittadina, esclude contaminazioni di legionella nella rete idrica del “San Matteo degli Infermi”.

La presenza del batterio non è stata mai rilevata nelle periodiche analisi effettuate dai laboratori, né si sono registrati nei reparti casi di legionella. Nello scorso mese di novembre sono stati trattati al “San Matteo degli Infermi” due casi di contaminazione esterna, quindi non derivante da consumo di acqua all’interno del nosocomio.

A gennaio, nell’ambito dei piani di prevenzione dei rischi ospedalieri, l’azienda Usl Umbria 2 ha deliberato la realizzazione di consistenti interventi, programmati e quindi completamente slegati dalla vicenda riportata, nella rete idrica del plesso ospedaliero che hanno previsto la pulizia e l’igienizzazione delle tubazioni e soprattutto la sostituzione dell’impianto di depurazione e purificazione delle acque con un nuovo sistema a biossido di cloro più moderno ed efficiente.

Nel corso dei lavori, a titolo prudenziale e cautelativo, è stato disposto dalla direzione ospedaliera, come previsto in tutti gli interventi del genere, il divieto di utilizzo di acqua all’interno della struttura.

Circa tre settimane fa, terminati i lavori di efficientamento della rete idrica, igienizzazione dei boiler e sostituzione dell’ impianto di depurazione, sono stati effettuati i prelievi per i necessari controlli microbiologici in tutti i reparti e gli ambienti ospedalieri.

Le analisi confermano parametri nella norma dal punto di vista chimico e batteriologico.

Ciò ci sembrava doveroso al fine di fugare inutili e ingiustificati allarmismi.