“Siete i benvenuti a Spoleto. La nostra comunità sta facendo tutto il necessario per non farvi mancare nulla”. Con queste parole il sindaco Andrea Sisti ha salutato questa mattina i trenta cittadini ucraini arrivati in città nei giorni scorsi e già ospitati in abitazioni messe a disposizione dagli spoletini che hanno risposto subito all’appello lanciato dalla Rete solidale, con Comune e Caritas in testa.
Una serie di incontri che il sindaco e il direttore della Caritas Diocesana di Spoleto-Norcia Don Edoardo Rossi hanno organizzato per dare ufficialmente il benvenuto ai nuclei familiari arrivati a Spoleto dopo essere fuggiti dalla guerra scoppiata in Ucraina il 24 febbraio scorso.
Trenta persone, di cui circa la metà minorenni tra i 3 ed i 16 anni, provenienti da Kiev, Leopoli, Vinnicya che hanno affrontato un lunghissimo viaggio per arrivare nella nostra città, lasciando in Ucraina in alcuni casi i genitori, in altri il marito e il padre. Dei sette nuclei familiari solo uno è composto da padre, madre e figli. Negli altri gli uomini non ci sono, solo bambini con mamme e nonne. Un dato che rispecchia quanto comunicato dal Ministero dell’Interno: ad oggi sono 31.287 le persone arrivate, di cui soli 2.781 uomini. Il resto sono donne (15.830) e minori (12.676).
La generosità degli spoletini, unita alla rete di solidarietà che si è attivata da subito grazie all’impegno del Comune, della Caritas e di tante associazioni del territorio ha permesso di trovare velocemente una sistemazione per ciascuna famiglia. Allo stesso modo si sta già lavorando per garantire quanto prima l’ingresso a scuola dei minori, anche attraverso l’impiego di mediatori culturali per la comprensione della lingua.
“C’è una gara di solidarietà che riempie il cuore – ha spiegato il sindaco Sisti – Stiamo affrontando questa emergenza a livello di comunità, tutti stanno contribuendo come possono e questa è la risposta migliore che possiamo dare alla brutalità e all’insensatezza della guerra. Spoleto è una città generosa, pronta a tendere una mano a chi ha bisogno di aiuto: è un orgoglio esserne il primo cittadino”.
“Il nostro Centro di raccolta è attivo e continuiamo a ricevere segnalazioni da parte dei cittadini che hanno immobili da mettere a disposizione – ha aggiunto Don Edoardo Rossi – Utilizzeremo anche gli appartamenti della Diocesi presso la chiesa di San Pietro extra moenia per ospitare le famiglie ucraine. C’è una disponibilità generale meravigliosa senza la quale risposte ad un’emergenza di questo genere in tempi così brevi non le avremmo potute dare”.
Per segnalare la disponibilità di un’abitazione è possibile contattare la Caritas diocesana al numero 328 161 5213, mentre il Centro di raccolta della Caritas presso la ex chiesa parrocchiale di San Nicolò (via Ambrosoli) è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.