Spoleto, opposizioni contro la nomina di Pinchi portavoce di giunta: ecco perché

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consiglieri comunali Alessandro Cretoni, Alessandra Dottarelli, Gianmarco Profili, Sergio Grifoni e Paolo Imbriani

Siamo sinceri, abbiamo sperato fino alla fine che il Sindaco Sisti, colto da un provvidenziale rigurgito di responsabilità, ci avesse ripensato. Ma così, purtroppo, non è stato e con decreto del primo marzo us, il signor Fabio Pinchi è stato nominato ufficialmente Portavoce dell’Amministrazione comunale. In un momento in cui le famiglie sono costrette a divincolarsi fra mille laccioli di forzata economia, con bollette che raddoppiano, carburante alle stelle, tasse che tartassano, eventi bellici che preoccupano, che ti fa il Comune? Conferma la nomina del Portavoce, aumentando le spese nel già malridotto paniere della finanza municipale. E lo fa poi con una approssimazione disarmante, che palesa quanto meno un dilettantismo istituzionale ed una imbarazzante arroganza di potere. Pinchi, infatti, era stato presentato ufficialmente al momento dell’insediamento della Giunta e, grazie a questa investitura verbale, ha partecipato a riunioni istituzionali, video conferenze di Consigli e Commissioni, momenti di incontri esterni. Tutto questo senza averne alcun titolo! Ma è vero o non è vero che il decreto di nomina vincola il Portavoce al segreto d’ufficio? Ma se fino ad oggi il decreto non c’era, esiste o no una anomalia nel comportamento dell’Amministrazione?
Non solo.
Per rincarare la dose della non piena attitudine amministrativa, o della sfrontatezza, nella delibera di previsione dello scorso novembre, oltre a ribadire la fiduciarietà dell’incarico, si rimetteva al Sindaco la scelta sulla valutazione di curriculum vitae. Come per dire: mi sono sbagliato a sbandierare la nomina ai sette venti, devo correre ai ripari, ci metto la pezza rendendo la nomina più trasparente e non un incarico ad personam.
A questo punto, ferma restando la non opportunità e l’evidente mancanza di necessità della figura di un Portavoce, ci saremmo aspettati almeno una sorta di bando per acquisire più disponibilità. Nemmeno a pensarci! Nel rispetto del sempreverde manuale Cencelli e degli accordi elettorali, ciò che era stato annunciato, ha trovato la scorciatoia del legittimo riscontro! Tutta una messa in scena alla barba dei cittadini. La nostra preoccupazione è forte perché, ne siamo ormai certi, che non finirà qui. Siamo spaventati dalle tante voci di corridoio che si rincorrono e che riguardano la possibile nomina di ulteriori Dirigenti comunali, il cui onere andrà a pesare sulle casse comunali in maniera significativa. Tali spese incideranno negativamente sulla struttura generale dei dipendenti che invece, adesso più che mai, ha necessità di essere integrata soprattutto per la parte impiegatizia, sia per i tanti pensionamenti in atto, che per le sfide a cui saranno chiamati, legate al sisma ed al PNRR.
Ecco perché diciamo che tale comportamento dell’Amministrazione evidenzia approssimazione e arroganza. Oltre ai possibili, ulteriori, Dirigenti ed al Portavoce, ci auguriamo che non ritornino i vecchi beceri sistemi clientelari.