Spoleto, attiva la Rete solidale per aiutare i profughi

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Individuare le abitazioni disponibili nel territorio spoletino e avviare la raccolta di viveri e medicinali: ecco i due obiettivi principali della rete solidale

Individuare le abitazioni disponibili nel territorio spoletino e avviare la raccolta di viveri e medicinali. Sono questi gli obiettivi che si è data la Rete solidale costituitasi due settimane fa con il coordinamento dell’Assessorato al benessere e innovazione sociale del Comune di Spoleto, Caritas diocesana e Protezione Civile, già all’opera per fornire il massimo del contributo possibile al popolo ucraino in fuga dalla guerra.

La Rete solidale ha iniziato a lavorare sui due fronti: da una parte è stata avviata la mappatura delle abitazioni disponibili sul territorio per garantire un livello adeguato di accoglienza ai profughi in arrivo in Umbria (contattare la Caritas diocesana al numero 328 161 5213 per segnalare eventuali disponibilità); dall’altra, su esplicita richiesta della comunità ucraina di Spoleto che segue i propri connazionali rifugiati all’estero, è attivo dal 4 marzo, il Centro di raccolta della Caritas presso la ex chiesa parrocchiale di San Nicolò (via Ambrosoli) – aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 – per depositare beni di prima necessità quali medicinali e materiale sanitario (antibiotici, materiali per sutura, antidolorifici, guanti, garze per bendaggio sterili e non sterili, kit per la medicazione delle ferite, bisturi, kit per cateterismo, lacci emostatici, siringhe, cerotti a rotolo, forbici paramediche, spugna emostatica chirurgica, compresse emostatiche, camicie per operare tutte le misure), viveri (pancarrè, fagioli, ceci, tonno in scatola, caffè solubile, cioccolata, biscotti, cracker, carne in scatola, merendine) e vestiario (cappelli e guanti, scarpe di varie misure, da uomo sopra al 40, coperte e sacchi a pelo, coperte anche in pile, lenzuola e asciugamani).

Ogni Associazione della Rete solidale ha messo a disposizione le proprie risorse, dall’ascolto psicologico per il superamento del trauma all’aspetto sanitario, fino all’intrattenimento per i bambini.

Il Comune di Spoleto, insieme alla Caritas diocesana e alla Protezione Civile, fornirà nei prossimi giorni le ulteriori informazioni che potranno arrivare dai coordinamenti nazionali.