Approvata ieri in Consiglio la mozione unitaria per garantire assistenza e aiuto ai profughi. Grifoni devolve il gettone di presenza per contribuire all’acquisto del materiale necessario per l’assistenza ai profughi ucraini.
Ribadire la contrarietà alla guerra in Ucraina e la volontà della comunità spoletina a fare quanto possibile per aiutare i profughi che stanno arrivando nella nostra regione. Questo il senso della mozione unitaria approvata ieri sera da tutti i gruppi consiliari nel corso della seduta del Consiglio comunale.
Il documento, nell’esprimere “la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina e i bombardamenti delle città, avvenuti in spregio ad ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d’intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell’Europa”, impegna il sindaco Andrea Sisti sia ad “attivare tutti gli strumenti possibili per garantire assistenza ed aiuto ai profughi che fuggono dall’Ucraina, riconosciuti oggi con accordo storico in sede europea come aventi diritto alla protezione temporanea immediata”, sia a “coordinarsi in sede Anci con gli altri suoi colleghi per azioni sinergiche tra i rispettivi territori”. Non solo. Nella mozione viene chiesto al sindaco di assumere “il ruolo di capofila e coordinamento delle azioni dei vari enti e organizzazione nei confronti dei profughi che fuggono dall’Ucraina, di concerto con le altre istituzioni, Prefettura in primis, utilizzando i canali ufficiali del Comune per i momenti informativi”.
La mozione approvata ieri sera arriva a meno di 24 ore dalla decisione della Giunta di proporre al Consiglio comunale il conferimento della cittadinanza onoraria al Presidente della Repubblica di Ucraina Volodymyr Zelenskyy in quanto rappresentante della comunità ucraina “costretta a subire azioni di drammatica forza e violenza, vittima di atti liberticidi e antidemocratici, verso cui l’amministrazione comunale di Spoleto vuole esprimere sentimenti di vicinanza, fratellanza e solidarietà”.
Sempre nel corso della seduta di ieri, su proposta del consigliere comunale Sergio Grifoni, il Consiglio ha deciso di devolvere il gettone di presenza per contribuire all’acquisto del materiale necessario per l’assistenza ai profughi ucraini.
Una decisione presa in considerazione del fatto che “l’uso unilaterale della forza e della violenza è un atto aberrante che mortifica e calpesta quei principi fondamentali di democrazia, di convivenza, di libertà e di pace che sono valori universali inalienabili” perpetrando “nei confronti della popolazione ucraina […] un atto criminoso, lesivo del diritto internazionale […] i cui sviluppi imprevedibili potrebbero implicare direttamente la messa in discussione della nostra pace e della nostra libertà come membri della comunità internazionale”.
In base al Regolamento per la concessione della cittadinanza onoraria (articolo 3, comma 1) la delibera relativa spetta al Consiglio comunale, che deve esprimersi a maggioranza qualificata di due terzi dei componenti.
Da ieri, giovedì 3 marzo e fino al superamento dell’attuale emergenza umanitaria in Ucraina, in adesione alla campagna del Ministero della Cultura “La Cultura unisce il mondo”, il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti resterà illuminato con i colori della bandiera della Repubblica di Ucraina.
Com’è di cuore adesso grifoni eh!!! Dopp la sconfitta a sindaco si scioglie con poco pur di rimanere dentro al palazzo comunale. Ma…. non ho parole