Spoleto, il ricordo del Maestro Gian Carlo Menotti a 15 anni dalla scomparsa

IL PARTITO DEMOCRATICO DI SPOLETO RICORDA IL MAESTRO GIAN CARLO MENOTTI A 15 ANNI DALLA SCOMPARSA

Ruceviamo e pubblichiamo:
 
Il Partito Democratico di Spoleto ricorda con gratitudine il Maestro Gian Carlo Menotti a quindici anni dalla scomparsa quando 96enne stava progettando l’edizione del Festival dei Due Mondi numero 51. “La notizia – ricorda il segretario Stefano Lisci – ci colse di sorpresa perché il Maestro nonostante l’età avanzata e segni di cedimento fisico era ancora curioso, attento e sempre alla ricerca di novità e giovani talenti da proporre al Festival.
 
La sua morte avvenne a Montecarlo, lontano dalla città che tanto gli doveva e gli deve ancora.
 
Agli spoletini sembrava immortale e avrebbero voluto festeggiare con lui i cento anni. Lo avrebbero voluto celebrare il 7 luglio del 2011 come facevano dal 1958, data di inizio della meravigliosa avventura che tanto lustro ha dato alla città. Da quando ha lasciato questa terra il suo spirito però continua ad aleggiare intorno a noi, tra i vicoli del centro storico, nei teatri, negli spazi inediti da lui scoperti per far spettacolo.
 
Ma è soprattutto in piazza del Duomo, davanti alla sua casa, che si avverte ancora la sua presenza, il delicato tocco delle sue mani sulla tastiera del pianoforte. Oggi che con il sindaco Andrea Sisti siamo alla guida della città – prosegue Lisci – vogliamo colmare una imperdonabile lacuna.
 
Lo abbiamo ben indicato nelle linee di mandato. Agiremo in collaborazione con la Fondazione Festival con l’obiettivo di ottenere per la manifestazione il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Unesco, di realizzare il museo del Festival tematico, digitale ed esteso al territorio. Non basta infatti aver intitolato al Maestro il teatro Nuovo . conclude Lisci -.
 
Chi viene nella nostra città dovrà sapere che Spoleto ha avuto l’onore di essere scelta per fare un Festival, che ancora oggi è tra i più importanti a livello internazionale, da un artista, un visionario, un rivoluzionario che ha scritto pagine e pagine di storia attingendo a piene mani nella cultura, nell’arte e nello spettacolo. Per sempre grazie Maestro”.