Questa mattina a Palazzo comunale il sindaco Andrea Sisti e la direttrice artistica Monique Veaute hanno incontrato l’ambasciatrice Karla Wursterová
“Nel 2014, quando ho avuto il piacere di visitare Spoleto in occasione del Festival dei Due Mondi, mi sono ripromessa che, qualora fossi diventata ambasciatrice avrei fatto il possibile per avviare una collaborazione artistica tra il mio Paese e il vostro Festival”. Così l’ambasciatrice della Repubblica Slovacca in Italia, Karla Wursterová ha detto durante l’incontro a Palazzo comunale con il sindaco e presidente della Fondazione Festival dei Due Mondi Andrea Sisti e la direttrice artistica Monique Veaute. Un confronto nato dalla volontà di avviare una collaborazione tra il Festival e il mondo culturale e artistico slovacco, partendo da una serie di proposte consegnate al Festival nelle mani della direttrice Veaute.
“Stiamo già lavorando insieme al nostro presidente alle edizioni 2023, 2024 e 2025 – ha dichiarato Monique Veaute – quindi le nostre porte sono aperte e siamo disponibili ad avviare nuove collaborazioni. Gli ambiti su cui potremmo iniziare a ragionare sono quelli della musica e della danza che, a differenza del teatro, non richiedono traduzioni e possono essere accolti con dal pubblico con maggiore interesse”.
“Avviare sempre nuovi dialoghi culturali è nel dna del Festival dei Due Mondi – sono state le parole del sindaco Andrea Sisti – che è un patrimonio culturale internazionale, della nostra Europa, non solo della città di Spoleto. Con Monique Veaute stiamo lavorando alla candidatura UNESCO con l’obiettivo di accrescere l’internazionalità della manifestazione”.
L’intento è quello di prevedere una prima presenza già nella prossima edizione, con l’obiettivo di ampliare la collaborazione a partire dall’edizione 2023.
“I progetti artistici che vi proponiamo – ha aggiunto l’ambasciatrice Karla Wursterová – rispettano la filosofia del Festival, che è quella di unire mondi culturali diversi. Siamo interessati ad una collaborazione in senso ampio, perché lo scambio culturale è anche motivo e occasione di conoscenza tra Paesi e comunità”.