Approvata all’unanimità dal Consiglio comunale la mozione sulla sanità presentata dalla IV commissione consiliare ed emendata nel corso della seduta. Il massimo consesso cittadino si è espresso all’unanimità a favore degli emendamenti presentati dai consiglieri comunali Alessandro Cretoni e Gianmarco Profili.
Un documento che, partendo dall’analisi delle criticità legate alla carenza di personale del San Matteo degli Infermi e alla conseguente mancata riapertura di alcuni reparti considerati decisivi per il buon funzionamento dell’ospedale (ad esempio pediatria, cardiologia e il punto nascite), impegna il sindaco in una serie di azioni finalizzate sia a garantire una corretta integrazione dei servizi sanitari dell’area vasta Spoleto-Foligno-Valnerina, sia ad implementare i servizi sanitari del nosocomio spoletino.
“Rispetto all’ottimo lavoro che avete svolto – ha dichiarato all’inizio della seduta il sindaco Andrea Sisti rivolgendosi ai consiglieri comunali – vi informo che insieme ai sindaci del nuovo distretto sanitario che comprende Spoleto, Foligno e la Valnerina, abbiamo iniziato a ragionare su come dovrà essere la sanità nei nostri territori tra 20 anni. Due le ipotesi di lavoro: la prima, più immediata rispetto ai tempi di attuazione, punta ad integrare i servizi delle strutture ospedaliere esistenti, mentre la seconda, che in prospettiva assume addirittura un’importanza maggiore, si pone l’obiettivo di realizzare finalmente un ospedale unico, equidistante dai territori interessati e in grado di diventare azienda ospedaliera.
Quindi da una parte – ha aggiunto il sindaco Sisti – si lavora per far sì che all’interno del Piano Sanitario Regionale, rispetto al quale sono già iniziate le audizioni della Regione Umbria con i sindaci, vengano accolte le nostre richieste, dall’altra invece, insieme ai sindaci di Foligno e della Valnerina, si va verso l’elaborazione di un piano di fattibilità per realizzare l’ospedale unico. Nei prossimi anni, anche se non direttamente dal PNRR, avremo la possibilità di finanziare progetti di questo tipo quindi dobbiamo prepararci per tempo”.
Fermo restando i servizi di base con le relative specificità (angiologia, laboratorio analisi e trasfusionale, radiologia, ecc.), la mozione sulla sanità, illustrata dal presidente della IV commissione Guerrino Lucentini e comprensiva di due allegati per la piena funzionalità dell’ospedale e per la realizzazione della medicina territoriale, chiede, tra i vari aspetti evidenziati, l’individuazione di percorsi di specializzazione e caratterizzazione innovativa per il San Matteo degli Infermi e il mantenimento dell’Emergenza Urgenza.
Attenzione anche alla riapertura del reparto di pediatria, considerato propedeutico al ripristino del dipartimento materno-infantile, così come alla riattivazione del Punto Nascita.
Centrale anche l’integrazione tra ospedale, territorio e servizi sociali “per spostare – così come indicato nel documento – la concezione della gestione del malato da “ospedalecentrica” a “ territoriocentrica”. A riguardo, in particolare nell’allegato 2 alla mozione, si fa esplicito riferimento agli Ospedali di Comunità e alle Case di Comunità, essenziali per lo sviluppo della medicina territoriale.
“Il Consiglio comunale e la IV commissione hanno svolto un grande lavoro in queste settimane – sono state le parole del presidente del massimo consesso cittadino Marco Trippetti – elaborando un documento molto corposo, che fornisce indicazioni importanti sul fronte del miglioramento dei servizi sanitari. Inoltre per la prima volta viene posto giustamente l’accento sulla medicina territoriale e sullo sviluppo delle cure di prossimità, aspetto questo determinante nei prossimi anni per il nostro territorio dove abbiamo una percentuale molto alta di popolazione sopra i 65 anni”.